Obiettivo del progetto è quello di superare la frammentazione, la disorganicità e l’inadeguatezza della fascia costiera, sia dal punto di vista fisico che funzionale. Il disegno della città che si è andato consolidando nel tempo ha evidenziato una serie di sistemi che hanno contraddetto la linearità del Miglio d’Oro. La costa ha subito, invece, poche trasformazioni anche per la cesura che la linea ferrata, costruita nell’ottocento, ha creato tra la città ed il mare, in un certo modo, salvaguardando proprio il rapporto tra le ville e la strada del Miglio d’Oro con i giardini di queste ed il mare. Il progetto appoggiandosi alle arterie “storiche”, fondate sul collegamento monte/mare, tenta una proiezione ed una interconnessione con le aree limitrofi a partire da tale struttura portante anche per le principali vie di accesso al Parco del Mare. La dimensione dell’intervento ha tentato di prevedere un riequilibrio di pesi e misure del rapporto tra vie di fuga, accessibilità, servizi e qualità dell’intervento sia per gli spostamenti carrabili che pedonali. Nel disegno complessivo dell’intervento si è scelto di dare molta importanza all’intero impianto progettuale a scala urbana che individua i rapporti tra la vecchia strategia di riqualificazione della costa e le nuove esigenze di rivalutazione delle aree portuali. Il progetto pone l’accento sulle nuove e vecchie interconnessioni tra bordo città, parco della costa e mare. Tali elementi che trovano materia sia nelle preesistenti discese a mare che nei nuovi punti di sbocco delle arterie di scorrimento veloce compongono un disegno d’insieme che tenta di riportare nuovi spazi pubblici per la città in un’area che ha sempre avuto una vocazione ludica ma che non ha mai avuto la capacità di connettersi ai retrostanti quartieri per ragioni e morfologiche e strutturali. Il disegno del parco che segue le indicazioni altimetriche del progetto PS3 individua un nuovo principio insediativo della vegetazione che tende ad uniformare il fronte a mare con una vegetazione folta a ridosso della linea ferrata e un sistema di percorsi pedonali e dune sabbiose per addolcire e superare i forti dislivelli creati dal collettore fognario. Si sono stabilite, inoltre, delle regole che formano un vocabolario unificato degli elementi che partecipano alla definizione dell’intervento, sistema di illuminazione, pavimentazioni, sistema del verde, pavimentazioni, elementi di arredo. Il nuovo Porto rappresenta l’elemento che esemplifica la nuova relazione tra città e mare dove la funzione ludico / turistica lo differenzia dal porto storico del Granatello destinato, nel nuovo riassetto della linea di costa, per funzioni più commerciali e attività di pesca. Ciò implica una forma ed un posizionamento rispetto alla morfologia esistente in grado stabilire relazioni con la scala paesaggistica territoriale, con il contesto storico e le architetture monumentali che si affacciano sul mare.

PMKM2 / Buiano, Elisa; C., Curcio; Santacroce, Andrea; M., De Falco; F., Cappiello; Perrella, Daniela; M. L., Di Giacomo Russo; Lamonica, Giampiero. - (2007).

PMKM2

BUIANO, ELISA;SANTACROCE, ANDREA;PERRELLA, DANIELA;LAMONICA, GIAMPIERO
2007

Abstract

Obiettivo del progetto è quello di superare la frammentazione, la disorganicità e l’inadeguatezza della fascia costiera, sia dal punto di vista fisico che funzionale. Il disegno della città che si è andato consolidando nel tempo ha evidenziato una serie di sistemi che hanno contraddetto la linearità del Miglio d’Oro. La costa ha subito, invece, poche trasformazioni anche per la cesura che la linea ferrata, costruita nell’ottocento, ha creato tra la città ed il mare, in un certo modo, salvaguardando proprio il rapporto tra le ville e la strada del Miglio d’Oro con i giardini di queste ed il mare. Il progetto appoggiandosi alle arterie “storiche”, fondate sul collegamento monte/mare, tenta una proiezione ed una interconnessione con le aree limitrofi a partire da tale struttura portante anche per le principali vie di accesso al Parco del Mare. La dimensione dell’intervento ha tentato di prevedere un riequilibrio di pesi e misure del rapporto tra vie di fuga, accessibilità, servizi e qualità dell’intervento sia per gli spostamenti carrabili che pedonali. Nel disegno complessivo dell’intervento si è scelto di dare molta importanza all’intero impianto progettuale a scala urbana che individua i rapporti tra la vecchia strategia di riqualificazione della costa e le nuove esigenze di rivalutazione delle aree portuali. Il progetto pone l’accento sulle nuove e vecchie interconnessioni tra bordo città, parco della costa e mare. Tali elementi che trovano materia sia nelle preesistenti discese a mare che nei nuovi punti di sbocco delle arterie di scorrimento veloce compongono un disegno d’insieme che tenta di riportare nuovi spazi pubblici per la città in un’area che ha sempre avuto una vocazione ludica ma che non ha mai avuto la capacità di connettersi ai retrostanti quartieri per ragioni e morfologiche e strutturali. Il disegno del parco che segue le indicazioni altimetriche del progetto PS3 individua un nuovo principio insediativo della vegetazione che tende ad uniformare il fronte a mare con una vegetazione folta a ridosso della linea ferrata e un sistema di percorsi pedonali e dune sabbiose per addolcire e superare i forti dislivelli creati dal collettore fognario. Si sono stabilite, inoltre, delle regole che formano un vocabolario unificato degli elementi che partecipano alla definizione dell’intervento, sistema di illuminazione, pavimentazioni, sistema del verde, pavimentazioni, elementi di arredo. Il nuovo Porto rappresenta l’elemento che esemplifica la nuova relazione tra città e mare dove la funzione ludico / turistica lo differenzia dal porto storico del Granatello destinato, nel nuovo riassetto della linea di costa, per funzioni più commerciali e attività di pesca. Ciò implica una forma ed un posizionamento rispetto alla morfologia esistente in grado stabilire relazioni con la scala paesaggistica territoriale, con il contesto storico e le architetture monumentali che si affacciano sul mare.
2007
PMKM2 / Buiano, Elisa; C., Curcio; Santacroce, Andrea; M., De Falco; F., Cappiello; Perrella, Daniela; M. L., Di Giacomo Russo; Lamonica, Giampiero. - (2007).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/319130
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