La numerosità delle situazioni lavorative in ambienti chiusi “non industriali” che possono comportare un disagio causato dall’esperienza uditiva è tale da rendere impossibile qui un’analisi soddisfacente dei problemi in ogni caso. Pertanto, in questa nota sarà riportato un esame - sebbene succinto - degli effetti noti del rumore sull’uomo, sia uditivi sia extrauditivi. Sarà fatto cenno al documento di legge principale vigente in materia di prevenzione degli effetti del rumore negli ambienti di lavoro, ossia la parte specifica del D.Lgs. 15 Agosto 1991, N.277, ed alla Direttiva 2003/10/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore). Entro il 15 Febbraio 2006 questa direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri dell’UE. I limiti di esposizione al rumore sono più stringenti e sono estesi a categorie di lavoratori non considerate esplicitamente in precedenza. Sarà fatto cenno al problema del rumore negli uffici, nelle scuole, in ambienti chiusi dove si svolgono attività nel tempo libero e a quelle situazioni “indoor” previste dalla Direttiva 2003/10/CE.

Discomfort acustico in ambienti confinati non industriali / Ianniello, Carmine; E., Marciano. - In: GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. - ISSN 1592-7830. - STAMPA. - 26:PART. 4(2004), pp. 384-394.

Discomfort acustico in ambienti confinati non industriali

IANNIELLO, CARMINE;
2004

Abstract

La numerosità delle situazioni lavorative in ambienti chiusi “non industriali” che possono comportare un disagio causato dall’esperienza uditiva è tale da rendere impossibile qui un’analisi soddisfacente dei problemi in ogni caso. Pertanto, in questa nota sarà riportato un esame - sebbene succinto - degli effetti noti del rumore sull’uomo, sia uditivi sia extrauditivi. Sarà fatto cenno al documento di legge principale vigente in materia di prevenzione degli effetti del rumore negli ambienti di lavoro, ossia la parte specifica del D.Lgs. 15 Agosto 1991, N.277, ed alla Direttiva 2003/10/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore). Entro il 15 Febbraio 2006 questa direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri dell’UE. I limiti di esposizione al rumore sono più stringenti e sono estesi a categorie di lavoratori non considerate esplicitamente in precedenza. Sarà fatto cenno al problema del rumore negli uffici, nelle scuole, in ambienti chiusi dove si svolgono attività nel tempo libero e a quelle situazioni “indoor” previste dalla Direttiva 2003/10/CE.
2004
Discomfort acustico in ambienti confinati non industriali / Ianniello, Carmine; E., Marciano. - In: GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. - ISSN 1592-7830. - STAMPA. - 26:PART. 4(2004), pp. 384-394.
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