“... Accanto alla vegetazione ed agli aspetti sereni e lieti della natura, qual è tutto l’amenissimo lido di Pozzuoli e di Baia, il cratere ribollente della Solfatara, la plumbea pesantezza delle acque del lago d’Averno, le caverne o le spelonche sacre al culto dell’invisibile, agli spiriti ed alle voci del mistero…” negli anni Trenta venne realizzato il più grande teatro d’Europa dell’epoca, capace di ospitare diecimila spettatori: l’Arena Flegrea. L’obiettivo del nostro studio è quello di evidenziare sia le caratteristiche formali, tecnologiche e materiche dell’impianto originario dell’Arena, che si integrava in maniera ottimale nello spazio naturale in cui sorgeva, magistralmente descritto da A. Maiuri, sia le scelte progettuali di G. De Luca, che recentemente ha recuperato e rivitalizzato l’antico teatro. L’Arena, realizzata tra il 1938 ed il 1940, fu inaugurata poco prima dell’inizio della II guerra mondiale. Praticamente distrutta a seguito degli eventi bellici, negli anni cinquanta fu oggetto di un attento intervento di ristrutturazione, ma abbandonata al degrado e ulteriormente danneggiata per l’occupazione dei senzatetto del terremoto del 1980, è sopravvissuta come rudere fino alla fine del secolo quando De Luca, chiamato per recuperare questo grandioso monumento-teatro, con grande coraggio decide di procedere alla demolizione dei resti dell’opera per riproporre l’Arena in chiave moderna ma rispettosa degli stilemi originari.

L'Arena Flegrea: rivitalizzazione e riaulificazione di un monumento - teatro / Fascia, Flavia; A., Porto. - STAMPA. - unico:(2006), pp. 645-654. (Intervento presentato al convegno Intervenire sul patrimonio edilizio: cultura e tecnica tenutosi a Torino nel Novembre 2006).

L'Arena Flegrea: rivitalizzazione e riaulificazione di un monumento - teatro

FASCIA, FLAVIA;
2006

Abstract

“... Accanto alla vegetazione ed agli aspetti sereni e lieti della natura, qual è tutto l’amenissimo lido di Pozzuoli e di Baia, il cratere ribollente della Solfatara, la plumbea pesantezza delle acque del lago d’Averno, le caverne o le spelonche sacre al culto dell’invisibile, agli spiriti ed alle voci del mistero…” negli anni Trenta venne realizzato il più grande teatro d’Europa dell’epoca, capace di ospitare diecimila spettatori: l’Arena Flegrea. L’obiettivo del nostro studio è quello di evidenziare sia le caratteristiche formali, tecnologiche e materiche dell’impianto originario dell’Arena, che si integrava in maniera ottimale nello spazio naturale in cui sorgeva, magistralmente descritto da A. Maiuri, sia le scelte progettuali di G. De Luca, che recentemente ha recuperato e rivitalizzato l’antico teatro. L’Arena, realizzata tra il 1938 ed il 1940, fu inaugurata poco prima dell’inizio della II guerra mondiale. Praticamente distrutta a seguito degli eventi bellici, negli anni cinquanta fu oggetto di un attento intervento di ristrutturazione, ma abbandonata al degrado e ulteriormente danneggiata per l’occupazione dei senzatetto del terremoto del 1980, è sopravvissuta come rudere fino alla fine del secolo quando De Luca, chiamato per recuperare questo grandioso monumento-teatro, con grande coraggio decide di procedere alla demolizione dei resti dell’opera per riproporre l’Arena in chiave moderna ma rispettosa degli stilemi originari.
2006
9788876617188
L'Arena Flegrea: rivitalizzazione e riaulificazione di un monumento - teatro / Fascia, Flavia; A., Porto. - STAMPA. - unico:(2006), pp. 645-654. (Intervento presentato al convegno Intervenire sul patrimonio edilizio: cultura e tecnica tenutosi a Torino nel Novembre 2006).
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