L'articolo indaga i risultati dell'urto degli autocarri contro le barriere di sicurezza metalliche. Lo studio è condotto eseguendo la simulazione numerica con il metodo degli elementi finiti della collisione degli autocarri. Il modello utilizzato tiene conto dei principali aspetti che caratterizzano gli urti: fenomeno dinamico, regime di grandi spostamenti, contatto strisciante tra veicolo e barriera, attrito ortotropo tra pneumatici e pavimentazione, comportamento visco-elasto-plastico dei materiali. I risultati dello studio evidenziano che l’energia cinetica trasversale, per quanto influente sull’esito delle collisioni, non è da sola un parametro esaustivo per definire la gravità degli urti nella misura in cui due urti caratterizzati dalla stessa energia cinetica trasversale d’impatto, ma da differenti valori dei parametri che la definiscono (massa e angolo d’impatto), hanno esito differente. La variazione dell’angolo d’impatto, con energia cinetica trasversale costante, è notevolmente influente sia sugli spostamenti trasversali della barriera che sul rollio del veicolo. In particolare nei casi con angolo d’impatto minore si verificano uno spostamento massimo ed un rollio maggiori. L’aumento degli spostamenti trasversali, e quindi del pericolo di scavalcamento della barriera, è dovuto principalmente alla maggiore energia cinetica longitudinale che caratterizza gli urti con minore angolo d’impatto. L’aumento del rollio dipende invece dall’effetto combinato della maggiore energia cinetica longitudinale e della diversa dinamica dell’urto. La variazione della massa del veicolo collidente, con energia cinetica trasversale costante, influenza significativamente il rollio, che diminuisce con l’aumentare della massa, mentre ha un effetto quasi trascurabile sugli spostamenti trasversali della barriera. L’influenza della massa sul rollio è legata all’azione stabilizzante del peso del veicolo. A parità di energia cinetica trasversale le condizioni d’urto più gravose, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno del ribaltamento, sono pertanto quelle caratterizzate dai valori più bassi della massa e dell’angolo d’impatto.
Studio sulla severità dell’urto contro le barriere stradali di sicurezza in relazione alle condizioni d’impatto / Pernetti, Mariano; Montella, Alfonso. - STAMPA. - (1998), pp. 1-20. (Intervento presentato al convegno XXIII Convegno Nazionale Stradale dell’Associazione Mondiale della Strada Comitato Nazionale Italiano tenutosi a Verona nel 18-21 maggio 1998).
Studio sulla severità dell’urto contro le barriere stradali di sicurezza in relazione alle condizioni d’impatto
PERNETTI, MARIANO;MONTELLA, ALFONSO
1998
Abstract
L'articolo indaga i risultati dell'urto degli autocarri contro le barriere di sicurezza metalliche. Lo studio è condotto eseguendo la simulazione numerica con il metodo degli elementi finiti della collisione degli autocarri. Il modello utilizzato tiene conto dei principali aspetti che caratterizzano gli urti: fenomeno dinamico, regime di grandi spostamenti, contatto strisciante tra veicolo e barriera, attrito ortotropo tra pneumatici e pavimentazione, comportamento visco-elasto-plastico dei materiali. I risultati dello studio evidenziano che l’energia cinetica trasversale, per quanto influente sull’esito delle collisioni, non è da sola un parametro esaustivo per definire la gravità degli urti nella misura in cui due urti caratterizzati dalla stessa energia cinetica trasversale d’impatto, ma da differenti valori dei parametri che la definiscono (massa e angolo d’impatto), hanno esito differente. La variazione dell’angolo d’impatto, con energia cinetica trasversale costante, è notevolmente influente sia sugli spostamenti trasversali della barriera che sul rollio del veicolo. In particolare nei casi con angolo d’impatto minore si verificano uno spostamento massimo ed un rollio maggiori. L’aumento degli spostamenti trasversali, e quindi del pericolo di scavalcamento della barriera, è dovuto principalmente alla maggiore energia cinetica longitudinale che caratterizza gli urti con minore angolo d’impatto. L’aumento del rollio dipende invece dall’effetto combinato della maggiore energia cinetica longitudinale e della diversa dinamica dell’urto. La variazione della massa del veicolo collidente, con energia cinetica trasversale costante, influenza significativamente il rollio, che diminuisce con l’aumentare della massa, mentre ha un effetto quasi trascurabile sugli spostamenti trasversali della barriera. L’influenza della massa sul rollio è legata all’azione stabilizzante del peso del veicolo. A parità di energia cinetica trasversale le condizioni d’urto più gravose, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno del ribaltamento, sono pertanto quelle caratterizzate dai valori più bassi della massa e dell’angolo d’impatto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.