L’illuminazione all’interno degli ambienti museali deve rispettare sia le necessità di carattere conservativo che quelle di una corretta visione dell’opera, sia dal punto di vista artistico che del comfort visivo. L’analisi del problema risulta di conseguenza molto complessa anche a causa della grande varietà di casi che si possono presentare, non solo per la tipologia, la forma e le dimensioni delle opere, ma anche a causa dell’impiego di materiali con caratteristiche chimico-fisiche ed ottiche differenti. Risultando dunque impossibile definire in termini generali un sistema di illuminazione ottimale per le opere d’arte, è opportuno individuare ed analizzare i parametri oggettivi per valutare e confrontare le possibili soluzioni, in termini di scelta e localizzazione delle sorgenti e degli effetti da esse prodotti sugli oggetti esposti. In questo lavoro si riportano i principali risultati degli studi condotti in questo settore riguardanti il processo di degrado delle opere d’arte dovuto a radiazioni sia nel campo del visibile che in quello dell’ultravioletto e dell’infrarosso con la conseguente necessità di sistemi di controllo. Sono inoltre illustrati gli aspetti tecnici e normativi della conservazione dei beni artistici, considerando anche le problematiche connesse all’impiego dell’illuminazione naturale che in questi ultimi anni è stato oggetto sia di controversi dibattiti che dello sviluppo di sofisticati sistemi di controllo.

Il Controllo della luce nei musei: un compromesso tra esigenze di esposizione e problemi di degrado dei materiali. Aspetti tecnici e normativi / Bellia, Laura; Cesarano, Arcangelo; Spada, Gennaro. - STAMPA. - Unico:(2005), pp. 123-144. (Intervento presentato al convegno Congresso AICARR - Tecnologie impiantistiche per i Musei tenutosi a Roma nel 6 Maggio).

Il Controllo della luce nei musei: un compromesso tra esigenze di esposizione e problemi di degrado dei materiali. Aspetti tecnici e normativi

BELLIA, LAURA;CESARANO, ARCANGELO;SPADA, GENNARO
2005

Abstract

L’illuminazione all’interno degli ambienti museali deve rispettare sia le necessità di carattere conservativo che quelle di una corretta visione dell’opera, sia dal punto di vista artistico che del comfort visivo. L’analisi del problema risulta di conseguenza molto complessa anche a causa della grande varietà di casi che si possono presentare, non solo per la tipologia, la forma e le dimensioni delle opere, ma anche a causa dell’impiego di materiali con caratteristiche chimico-fisiche ed ottiche differenti. Risultando dunque impossibile definire in termini generali un sistema di illuminazione ottimale per le opere d’arte, è opportuno individuare ed analizzare i parametri oggettivi per valutare e confrontare le possibili soluzioni, in termini di scelta e localizzazione delle sorgenti e degli effetti da esse prodotti sugli oggetti esposti. In questo lavoro si riportano i principali risultati degli studi condotti in questo settore riguardanti il processo di degrado delle opere d’arte dovuto a radiazioni sia nel campo del visibile che in quello dell’ultravioletto e dell’infrarosso con la conseguente necessità di sistemi di controllo. Sono inoltre illustrati gli aspetti tecnici e normativi della conservazione dei beni artistici, considerando anche le problematiche connesse all’impiego dell’illuminazione naturale che in questi ultimi anni è stato oggetto sia di controversi dibattiti che dello sviluppo di sofisticati sistemi di controllo.
2005
Il Controllo della luce nei musei: un compromesso tra esigenze di esposizione e problemi di degrado dei materiali. Aspetti tecnici e normativi / Bellia, Laura; Cesarano, Arcangelo; Spada, Gennaro. - STAMPA. - Unico:(2005), pp. 123-144. (Intervento presentato al convegno Congresso AICARR - Tecnologie impiantistiche per i Musei tenutosi a Roma nel 6 Maggio).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/311736
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