Celebrare oggi il centenario della nascita di Luigi Cosenza, a quasi vent'anni dalla mostra sull'opera completa, curata da Gianni Cosenza e da Francesco Domenico Moccia, con la pubblicazione del relativo catalogo per i tipi di Electa Napoli, e a circa dieci dall'uscita del volume a cura dello stesso Moccia, edito dalla CLEAN, recante ulteriori riflessioni sugli scritti e sulle opere di questo grande protagonista dell'architettura del Novecento italiano, significa sancire la definitiva acquisizione della sua figura alla storia dell'architettura, ma anche proporre un confronto della sua poetica con il dibattito e le problematiche attuali della città di Napoli e del Mezzogiorno: infatti le architetture, le idee e le proposte urbanistiche di Cosenza hanno certamente lasciato un segno che va ben al di là delle contingenze in cui egli ha operato. Animare quest'iniziativa significa inoltre, all'inizio del nuovo millennio, porsi degli interrogativi sull'eredità concreta di quegli insegnamenti, sul destino di quelle opere in rapporto ai programmi in esecuzione a cura dell'amministrazione cittadina e all'azione di tutela da parte degli organi preposti, ma anche, a più ampio spettro, riflettere sul ruolo della sua voce di dissenso, di personaggio controcorrente, che però mai cedette alle facili lusinghe di un distacco dalla cruda realtà napoletana; o, ancora, sulle affinità, come del resto sulle discordanze, dei suoi interessi con quelli dei coetanei, degli Albini, dei Ridolfi, dei Gardella, dei Mollino; sull'importanza della sua critica costruttiva in seno al Razionalismo italiano; sui gangli vitali che, al principio della sua opera, lo legano ancora alla lezione del Protorazionalismo tedesco o di quello viennese, e che evolvono poi a contatto con la progredita ricerca del gruppo milanese. Significa, infine, meditare sulla straordinaria attualità del suo contributo nell'insegnamento dell'architettura presso la Scuola di Ingegneria di Napoli in linea con la tradizione ottocentesca degli ingegneri "di Ponti e Strade", e sul particolare significato da lui dato, in tale ambito, ai temi della storia dell'architettura quale fondamento del metodo progettuale. Ciò è tanto più utile oggi che la facoltà di Ingegneria dell'ateneo federìciano - nella cui sede ancora si riconosce e si respira tutta la poetica dell'architettura di Luigi Cosenza e si avverte l'eco dei suoi insegnamenti - ha ormai avviato da tre anni il corso di laurea finalizzato alla formazione dell'ingegnere-architetto, prevedendosi per il 2008 il completamento del primo quinquennio di studi dedicati a questa figura professionale dalle antiche radici e per il 2011 la celebrazione del bicentenario di questa gloriosa scuola. In tal senso vanno intesi i contributi e i saggi presenti in questo volume che indagano su alcuni temi 'forti' della produzione del Nostro in ambito pubblico e privato, sulla sua idea di architettura e di urbanistica, ma anche sulla sua figura di uomo e di personaggio del proprio tempo, attivo nella propria città come nel più ampio scenario italiano, il cui pensiero segna un'importante traccia nella storia dell'architettura contemporanea, oltre che un riferimento nelle scelte programmatiche concernenti lo specifico ambito napoletano. La selezione dei temi e delle opere potrebbe sembrare addirittura riduttiva in confronto ad una produzione di progetti e di architetture a dir poco sconfinata, che percorre l'intero periodo che va dal primo dopoguerra al principio degli anni Ottanta. Ma l'indirizzo dato all'iniziativa dai sottoscritti e dall'autorevole Comitato Scientifico va nella direzione di un approfondimento disciplinare di quei temi - sotto gli aspetti della storia, della progettazione, della rappresentazione e della tecnologia, come dimostrano i saggi introduttivi alla seconda parte del volume, nonché quelli di supporto alle schede dei singoli elaborati oggetto di studio - e di un particolare sforzo di indagine documentaria. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, va segnalato da un lato il tentativo di uno studio più approfondito del materiale conservato presso l'Archivio Cosenza - si pensi soltanto all'analisi dettagliata degli schizzi preliminari al progetto del complesso Olivetti di Pozzuoli o allo studio dei grafici di dettaglio di Villa Oro, o, ancora, a quello della 'griglia' urbanistica per Napoli presentata al VII Congresso CIAM del 1949 - dall'altro l'individuazione e il recupero dell'intero corpus dei grafici relativi alle varie fasi di progettazione ed esecuzione del Politecnico, conservati presso l'Archivio del Polo delle Scienze e delle Tecnologie dell'Università di Napoli Federico II, di cui si è potuta avviare un'indagine esaustiva e che presto confluiranno in una monografia su questa importante opera architettonica.

Luigi Cosenza oggi 1905 2005 / Buccaro, Alfredo; Mainini, GIANCARLO LUIGI. - STAMPA. - 1:(2006).

Luigi Cosenza oggi 1905 2005

BUCCARO, ALFREDO;MAININI, GIANCARLO LUIGI
2006

Abstract

Celebrare oggi il centenario della nascita di Luigi Cosenza, a quasi vent'anni dalla mostra sull'opera completa, curata da Gianni Cosenza e da Francesco Domenico Moccia, con la pubblicazione del relativo catalogo per i tipi di Electa Napoli, e a circa dieci dall'uscita del volume a cura dello stesso Moccia, edito dalla CLEAN, recante ulteriori riflessioni sugli scritti e sulle opere di questo grande protagonista dell'architettura del Novecento italiano, significa sancire la definitiva acquisizione della sua figura alla storia dell'architettura, ma anche proporre un confronto della sua poetica con il dibattito e le problematiche attuali della città di Napoli e del Mezzogiorno: infatti le architetture, le idee e le proposte urbanistiche di Cosenza hanno certamente lasciato un segno che va ben al di là delle contingenze in cui egli ha operato. Animare quest'iniziativa significa inoltre, all'inizio del nuovo millennio, porsi degli interrogativi sull'eredità concreta di quegli insegnamenti, sul destino di quelle opere in rapporto ai programmi in esecuzione a cura dell'amministrazione cittadina e all'azione di tutela da parte degli organi preposti, ma anche, a più ampio spettro, riflettere sul ruolo della sua voce di dissenso, di personaggio controcorrente, che però mai cedette alle facili lusinghe di un distacco dalla cruda realtà napoletana; o, ancora, sulle affinità, come del resto sulle discordanze, dei suoi interessi con quelli dei coetanei, degli Albini, dei Ridolfi, dei Gardella, dei Mollino; sull'importanza della sua critica costruttiva in seno al Razionalismo italiano; sui gangli vitali che, al principio della sua opera, lo legano ancora alla lezione del Protorazionalismo tedesco o di quello viennese, e che evolvono poi a contatto con la progredita ricerca del gruppo milanese. Significa, infine, meditare sulla straordinaria attualità del suo contributo nell'insegnamento dell'architettura presso la Scuola di Ingegneria di Napoli in linea con la tradizione ottocentesca degli ingegneri "di Ponti e Strade", e sul particolare significato da lui dato, in tale ambito, ai temi della storia dell'architettura quale fondamento del metodo progettuale. Ciò è tanto più utile oggi che la facoltà di Ingegneria dell'ateneo federìciano - nella cui sede ancora si riconosce e si respira tutta la poetica dell'architettura di Luigi Cosenza e si avverte l'eco dei suoi insegnamenti - ha ormai avviato da tre anni il corso di laurea finalizzato alla formazione dell'ingegnere-architetto, prevedendosi per il 2008 il completamento del primo quinquennio di studi dedicati a questa figura professionale dalle antiche radici e per il 2011 la celebrazione del bicentenario di questa gloriosa scuola. In tal senso vanno intesi i contributi e i saggi presenti in questo volume che indagano su alcuni temi 'forti' della produzione del Nostro in ambito pubblico e privato, sulla sua idea di architettura e di urbanistica, ma anche sulla sua figura di uomo e di personaggio del proprio tempo, attivo nella propria città come nel più ampio scenario italiano, il cui pensiero segna un'importante traccia nella storia dell'architettura contemporanea, oltre che un riferimento nelle scelte programmatiche concernenti lo specifico ambito napoletano. La selezione dei temi e delle opere potrebbe sembrare addirittura riduttiva in confronto ad una produzione di progetti e di architetture a dir poco sconfinata, che percorre l'intero periodo che va dal primo dopoguerra al principio degli anni Ottanta. Ma l'indirizzo dato all'iniziativa dai sottoscritti e dall'autorevole Comitato Scientifico va nella direzione di un approfondimento disciplinare di quei temi - sotto gli aspetti della storia, della progettazione, della rappresentazione e della tecnologia, come dimostrano i saggi introduttivi alla seconda parte del volume, nonché quelli di supporto alle schede dei singoli elaborati oggetto di studio - e di un particolare sforzo di indagine documentaria. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, va segnalato da un lato il tentativo di uno studio più approfondito del materiale conservato presso l'Archivio Cosenza - si pensi soltanto all'analisi dettagliata degli schizzi preliminari al progetto del complesso Olivetti di Pozzuoli o allo studio dei grafici di dettaglio di Villa Oro, o, ancora, a quello della 'griglia' urbanistica per Napoli presentata al VII Congresso CIAM del 1949 - dall'altro l'individuazione e il recupero dell'intero corpus dei grafici relativi alle varie fasi di progettazione ed esecuzione del Politecnico, conservati presso l'Archivio del Polo delle Scienze e delle Tecnologie dell'Università di Napoli Federico II, di cui si è potuta avviare un'indagine esaustiva e che presto confluiranno in una monografia su questa importante opera architettonica.
2006
9788884970183
Luigi Cosenza oggi 1905 2005 / Buccaro, Alfredo; Mainini, GIANCARLO LUIGI. - STAMPA. - 1:(2006).
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