L’articolo fa parte di un servizio che presenta il Piano strategico ed Operativo per la prevenzione del rischio vulcanico redatto per i comuni dell’area vesuviana, tra i primi piani di prevenzioni di disastri naturali affrontati con un approccio integrato comparsi nel nostro paese. Il piano, a differenza del modo consueto di trattare il rischio con provvedimenti di natura regolativa, si caratterizza per il tratto innovativo di essere piano di azioni integrato: prevede la collaborazione tra pubblico e privato; intreccia urbanistica, economia ed ambiente; indirizza gli aiuti alle imprese con la sostenibilità dei settori economici; associa le politiche di sostegno alla mobilità abitativa ad una strategia territoriale. Si sofferma, in particolare nell’analisi della percezione del rischio e delle difficoltà a introdurre restrizioni o proporre azioni come risposta ai pericoli naturali in processi decisionali partecipati, avvalendosi dell’esperienza di consultazioni condotta per l’elaborazione del piano. Conclude con la proposta di un approccio attivo che si deve avvalere delle conoscenze scientifiche per sensibilizzare gli attori e promuovere decisioni più consapevoli degli effettivi interessi in gioco e dei costi-benefici.
Un profilo propulsivo per prevenire e mitigare il rischio naturale / Moccia, FRANCESCO DOMENICO. - In: URBANISTICA. - ISSN 0042-1022. - STAMPA. - 134:LIX(2007), pp. 41-45.
Un profilo propulsivo per prevenire e mitigare il rischio naturale
MOCCIA, FRANCESCO DOMENICO
2007
Abstract
L’articolo fa parte di un servizio che presenta il Piano strategico ed Operativo per la prevenzione del rischio vulcanico redatto per i comuni dell’area vesuviana, tra i primi piani di prevenzioni di disastri naturali affrontati con un approccio integrato comparsi nel nostro paese. Il piano, a differenza del modo consueto di trattare il rischio con provvedimenti di natura regolativa, si caratterizza per il tratto innovativo di essere piano di azioni integrato: prevede la collaborazione tra pubblico e privato; intreccia urbanistica, economia ed ambiente; indirizza gli aiuti alle imprese con la sostenibilità dei settori economici; associa le politiche di sostegno alla mobilità abitativa ad una strategia territoriale. Si sofferma, in particolare nell’analisi della percezione del rischio e delle difficoltà a introdurre restrizioni o proporre azioni come risposta ai pericoli naturali in processi decisionali partecipati, avvalendosi dell’esperienza di consultazioni condotta per l’elaborazione del piano. Conclude con la proposta di un approccio attivo che si deve avvalere delle conoscenze scientifiche per sensibilizzare gli attori e promuovere decisioni più consapevoli degli effettivi interessi in gioco e dei costi-benefici.File | Dimensione | Formato | |
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