L’utilizzazione delle acque reflue come fonte idrica non convenzionale viene sempre più spesso considerata un’interessante alternativa all’uso di risorse naturali. Questa usanza, già diffusa, da decenni, nei paesi a clima arido e semi-arido, si sta progressivamente affermando anche in paesi a clima temperato, come l’Italia, dove a situazioni locali di inadeguatezza dell’offerta alla domanda, causata dal diffuso benessere, si affiancano casi di siccità cronica, divenuti negli ultimi anni sempre più frequenti. Pertanto, la prassi di ricorrere ad acque reflue depurate per integrare il normale ciclo delle acque sta assumendo sempre più la valenza di una necessità, sebbene essa sia ostacolata, oltre che dai pesanti oneri economici che conseguono all’esigenza di raggiungere standard molto restrittivi, fissati dalla normativa vigente, anche dall’opinione pubblica, che non sempre vede di buon occhio il ricorso a tale pratica. A fronte, dunque, di una limitazione di origine economica e sociale imposta al riutilizzo delle acque reflue, va considerato che il settore tecnologico ha raggiunto un elevato livello di specializzazione, al punto che la differenza sussistente tra le soluzioni richieste per ottenere, a partire da un’acqua reflua, acqua utilizzabile a scopo irriguo o potabile, è ormai lieve. Diverse sono le soluzioni che possono essere prese in considerazione, nell’ambito delle quali un ruolo centrale è senz’altro rivestito dai sistemi biologici, a cui viene sempre affidato il compito più importante nel perseguimento di livelli elevati di depurazione, ma ai quali possono, talvolta, essere anche richieste prestazioni supplementari, tipicamente affidate a tecniche di affinamento. Basti pensare alla possibilità di adeguare impianti esistenti a fanghi attivi tradizionali attraverso la loro trasformazione in impianti ibridi, a colture sospese/adese, quali i cosiddetti MBBR, ovvero al possibile ricorso ai sistemi cosiddetti MBR, caratterizzati da una considerevole efficienza depurativa ed un’evidente semplicità processistica, a fronte, però, di un elevato livello tecnologico. Nel lavoro viene effettuata una rassegna dei sistemi biologici che maggiormente risultano adeguati ai fini della produzione di acqua da inviare al riutilizzo, presentando, alla fine, una serie di casi in cui tali sistemi sono stati effettivamente applicati.

Sistemi biologici avanzati e di affinamento per la depurazione di acque reflue destinate al riutilizzo / D'Antonio, Giuseppe; A., Panico; Pirozzi, Francesco. - ELETTRONICO. - (2008), pp. 1-11. (Intervento presentato al convegno Trattamenti Terziari delle Acque Reflue ai Fini del Riutilizzo tenutosi a Roma nel 4 Marzo 2008).

Sistemi biologici avanzati e di affinamento per la depurazione di acque reflue destinate al riutilizzo

D'ANTONIO, GIUSEPPE;PIROZZI, FRANCESCO
2008

Abstract

L’utilizzazione delle acque reflue come fonte idrica non convenzionale viene sempre più spesso considerata un’interessante alternativa all’uso di risorse naturali. Questa usanza, già diffusa, da decenni, nei paesi a clima arido e semi-arido, si sta progressivamente affermando anche in paesi a clima temperato, come l’Italia, dove a situazioni locali di inadeguatezza dell’offerta alla domanda, causata dal diffuso benessere, si affiancano casi di siccità cronica, divenuti negli ultimi anni sempre più frequenti. Pertanto, la prassi di ricorrere ad acque reflue depurate per integrare il normale ciclo delle acque sta assumendo sempre più la valenza di una necessità, sebbene essa sia ostacolata, oltre che dai pesanti oneri economici che conseguono all’esigenza di raggiungere standard molto restrittivi, fissati dalla normativa vigente, anche dall’opinione pubblica, che non sempre vede di buon occhio il ricorso a tale pratica. A fronte, dunque, di una limitazione di origine economica e sociale imposta al riutilizzo delle acque reflue, va considerato che il settore tecnologico ha raggiunto un elevato livello di specializzazione, al punto che la differenza sussistente tra le soluzioni richieste per ottenere, a partire da un’acqua reflua, acqua utilizzabile a scopo irriguo o potabile, è ormai lieve. Diverse sono le soluzioni che possono essere prese in considerazione, nell’ambito delle quali un ruolo centrale è senz’altro rivestito dai sistemi biologici, a cui viene sempre affidato il compito più importante nel perseguimento di livelli elevati di depurazione, ma ai quali possono, talvolta, essere anche richieste prestazioni supplementari, tipicamente affidate a tecniche di affinamento. Basti pensare alla possibilità di adeguare impianti esistenti a fanghi attivi tradizionali attraverso la loro trasformazione in impianti ibridi, a colture sospese/adese, quali i cosiddetti MBBR, ovvero al possibile ricorso ai sistemi cosiddetti MBR, caratterizzati da una considerevole efficienza depurativa ed un’evidente semplicità processistica, a fronte, però, di un elevato livello tecnologico. Nel lavoro viene effettuata una rassegna dei sistemi biologici che maggiormente risultano adeguati ai fini della produzione di acqua da inviare al riutilizzo, presentando, alla fine, una serie di casi in cui tali sistemi sono stati effettivamente applicati.
2008
Sistemi biologici avanzati e di affinamento per la depurazione di acque reflue destinate al riutilizzo / D'Antonio, Giuseppe; A., Panico; Pirozzi, Francesco. - ELETTRONICO. - (2008), pp. 1-11. (Intervento presentato al convegno Trattamenti Terziari delle Acque Reflue ai Fini del Riutilizzo tenutosi a Roma nel 4 Marzo 2008).
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