Gli eventi dell’inverno 2004 - 2005 hanno ancora una volta confermato la pericolosità delle frane da scorrimento-colata sia nell’ambito carbonatico che in quello vulcanico della Campania, con particolare riguardo per quei fenomeni che hanno coinvolto i depositi piroclastici presenti lungo versanti planari o “aperti” (“open slopes”). In questa sede, confrontando gli eventi più recenti e quelli “storici” occorsi in Campania, si sviluppano alcune considerazioni utili ai fini di una più attenta valutazione del non trascurabile livello di pericolosità delle frane non incanalate e della definizione di opportuni modelli di propagazione.
Riflessioni sul comportamento delle colate rapide non incanalate della Campania, alla luce delle conoscenze pregresse / de Riso, R.; Budetta, Paolo; Calcaterra, Domenico; Santo, Antonio. - (2007), pp. 81-92. (Intervento presentato al convegno La mitigazione del rischio da colate di fango a Sarno e negli altri Comuni colpiti dagli eventi del maggio 1998 tenutosi a Napoli nel 2-3 maggio 2005).
Riflessioni sul comportamento delle colate rapide non incanalate della Campania, alla luce delle conoscenze pregresse
BUDETTA, PAOLO;CALCATERRA, DOMENICO;SANTO, ANTONIO
2007
Abstract
Gli eventi dell’inverno 2004 - 2005 hanno ancora una volta confermato la pericolosità delle frane da scorrimento-colata sia nell’ambito carbonatico che in quello vulcanico della Campania, con particolare riguardo per quei fenomeni che hanno coinvolto i depositi piroclastici presenti lungo versanti planari o “aperti” (“open slopes”). In questa sede, confrontando gli eventi più recenti e quelli “storici” occorsi in Campania, si sviluppano alcune considerazioni utili ai fini di una più attenta valutazione del non trascurabile livello di pericolosità delle frane non incanalate e della definizione di opportuni modelli di propagazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.