Lo studio EMBT Miralles Tagliabue ha sempre lavorato avendo due obiettivi fondamentali: la necessità di sintetizzare, in se stessi e nel proprio operare, conoscenza e pratica del fare con la consapevolezza del ruolo del progetto nella trasformazione della realtà fisica e con l’assunzione di responsabilità di chi costruisce. E’ questo il racconto di un gruppo di architetti e del loro lavoro incessante, costante, caparbio, dove la volontà forte di riaffermare una identità, la contaminazione culturale, il rafforzamento di una visibilità internazionale e l’affermazione della capacità di realizzare quanto “in cantiere”, ha restituito linfa ed entusiasmo. La consapevolezza di sé e del contesto in cui si lavora, sono due caratteristiche peculiari del lavoro di EMBT, il segno va oltre, è testimonianza del presente, di un “fare” con continuità e con assiduità, l’architettura non si ferma mai, l’architettura va avanti ogni giorno, muta e si trasforma, e trasforma i luoghi. Molto si parla della disciplina del comporre e del progettare, ma il progetto come unico elemento di conoscenza è ancora ciò da cui muovere, e i progetti sono la risposta dello studio barcellonese alla conoscenza, la varietà dei temi affrontati e la complessità delle condizioni consentono di leggere l’architettura dello studio all’interno di contesti diversi, ma sempre profondamente contemporanei. Leggere le questioni del comporre, parlare di architettura e di temi di progetto è l’unico modo per comprendere nel suo insieme il lavoro dello Studio EMBT, per raccontare la sua complessità e la sua ricchezza e provare a immaginare un futuro in cui si realizzi ancora l’Architettura.
EMBT 1997/2007 10 anni di architetture Miralles Tagliabue / Giardiello, Paolo; Santangelo, MARIA ROSARIA. - STAMPA. - (2008).
EMBT 1997/2007 10 anni di architetture Miralles Tagliabue
GIARDIELLO, PAOLO
;SANTANGELO, MARIA ROSARIA
2008
Abstract
Lo studio EMBT Miralles Tagliabue ha sempre lavorato avendo due obiettivi fondamentali: la necessità di sintetizzare, in se stessi e nel proprio operare, conoscenza e pratica del fare con la consapevolezza del ruolo del progetto nella trasformazione della realtà fisica e con l’assunzione di responsabilità di chi costruisce. E’ questo il racconto di un gruppo di architetti e del loro lavoro incessante, costante, caparbio, dove la volontà forte di riaffermare una identità, la contaminazione culturale, il rafforzamento di una visibilità internazionale e l’affermazione della capacità di realizzare quanto “in cantiere”, ha restituito linfa ed entusiasmo. La consapevolezza di sé e del contesto in cui si lavora, sono due caratteristiche peculiari del lavoro di EMBT, il segno va oltre, è testimonianza del presente, di un “fare” con continuità e con assiduità, l’architettura non si ferma mai, l’architettura va avanti ogni giorno, muta e si trasforma, e trasforma i luoghi. Molto si parla della disciplina del comporre e del progettare, ma il progetto come unico elemento di conoscenza è ancora ciò da cui muovere, e i progetti sono la risposta dello studio barcellonese alla conoscenza, la varietà dei temi affrontati e la complessità delle condizioni consentono di leggere l’architettura dello studio all’interno di contesti diversi, ma sempre profondamente contemporanei. Leggere le questioni del comporre, parlare di architettura e di temi di progetto è l’unico modo per comprendere nel suo insieme il lavoro dello Studio EMBT, per raccontare la sua complessità e la sua ricchezza e provare a immaginare un futuro in cui si realizzi ancora l’Architettura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.