Nei Mammiferi, l’esposizione al cadmio, provoca notevoli disfunzioni tra cui anche alterazioni a carico del sistema neuro-endocrino (Lafuente et al., 2003,). In merito all’azione citotossica di questo metallo nei Rettili, importanti bioindicatori, ben poco è riportato. Nel presente lavoro sono stati analizzati gli effetti indotti dal cadmio sull’ipofisi, ed in particolare sulle cellule adrenocorticotrope, in Podarcis sicula. Tale indagine è stata effettuata per esposizione di sole femmine di lucertole adulte al CdCl2 secondo due tipi di trattamento: nel trattamento acuto è stata somministrata una unica dose di CdCl2 alla concentrazione di 2mg/Kg per via intraperitoneale ed i prelievi sono stati effettuati a 2, 7 e 16 giorni; nel trattamento cronico, per somministrazione giornaliera orale alle dosi di 1mg/Kg, i prelievi sono stati effettuati a 10, 30, 60, 90 e 120 giorni. Sezioni d’ipofisi incluse in paraffina sono state trattate secondo la colorazione tricromica di Mallory e secondo la tecnica immunocitochimica ABC e l’impiego dell’anticorpo policlonale anti-ACTH nella diluizione di 1/600. Evidenti cambiamenti morfologici della ghiandola pituitaria sono stati rivelati negli animali esposti al Cd rispetto ai controlli: si è osservato, soprattutto nei trattati cronici, una progressiva riduzione dell’organizzazione cordonale di tutte le cellule adenoipofisarie per la comparsa di ampie dilatazioni intercellulari. Le cellule ad ACTH sono normalmente localizzate nella zona rostrale e nella pars intermedia dell’organo ed appaiono voluminose e rotondeggianti nella forma, organizzate sotto forma cordonale. Negli animali trattati esse aumentano nel numero, estendendosi fino alla zona caudale, dove appaiono però piccole ed isolate, rivelando una maggiore intensità nell’immunomarcatura. Tale evidenza si è apprezzata soprattutto nei trattati cronici a 60 giorni. In accordo con quanto evidenziato da Jadhao et al. (1994) nel pesce gatto Clarias batrachus, l’esposizione prolungata al cadmio nella lucertola influisce sul rilascio dell’ormone ACTH con una probabile inibizione della sua secrezione. (Ricerca realizzata con fondi PRIN 2004)

Effetti del cadmio sulle cellule ad ACTH in Podarcis sicula / Ferrandino, Ida; Favorito, Rossana; Grimaldi, MARIA CONSIGLIO. - STAMPA. - (2006), pp. 103-103. (Intervento presentato al convegno 67° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana tenutosi a napoli nel 12-15 Settembre 2006).

Effetti del cadmio sulle cellule ad ACTH in Podarcis sicula

FERRANDINO, IDA;FAVORITO, ROSSANA;GRIMALDI, MARIA CONSIGLIO
2006

Abstract

Nei Mammiferi, l’esposizione al cadmio, provoca notevoli disfunzioni tra cui anche alterazioni a carico del sistema neuro-endocrino (Lafuente et al., 2003,). In merito all’azione citotossica di questo metallo nei Rettili, importanti bioindicatori, ben poco è riportato. Nel presente lavoro sono stati analizzati gli effetti indotti dal cadmio sull’ipofisi, ed in particolare sulle cellule adrenocorticotrope, in Podarcis sicula. Tale indagine è stata effettuata per esposizione di sole femmine di lucertole adulte al CdCl2 secondo due tipi di trattamento: nel trattamento acuto è stata somministrata una unica dose di CdCl2 alla concentrazione di 2mg/Kg per via intraperitoneale ed i prelievi sono stati effettuati a 2, 7 e 16 giorni; nel trattamento cronico, per somministrazione giornaliera orale alle dosi di 1mg/Kg, i prelievi sono stati effettuati a 10, 30, 60, 90 e 120 giorni. Sezioni d’ipofisi incluse in paraffina sono state trattate secondo la colorazione tricromica di Mallory e secondo la tecnica immunocitochimica ABC e l’impiego dell’anticorpo policlonale anti-ACTH nella diluizione di 1/600. Evidenti cambiamenti morfologici della ghiandola pituitaria sono stati rivelati negli animali esposti al Cd rispetto ai controlli: si è osservato, soprattutto nei trattati cronici, una progressiva riduzione dell’organizzazione cordonale di tutte le cellule adenoipofisarie per la comparsa di ampie dilatazioni intercellulari. Le cellule ad ACTH sono normalmente localizzate nella zona rostrale e nella pars intermedia dell’organo ed appaiono voluminose e rotondeggianti nella forma, organizzate sotto forma cordonale. Negli animali trattati esse aumentano nel numero, estendendosi fino alla zona caudale, dove appaiono però piccole ed isolate, rivelando una maggiore intensità nell’immunomarcatura. Tale evidenza si è apprezzata soprattutto nei trattati cronici a 60 giorni. In accordo con quanto evidenziato da Jadhao et al. (1994) nel pesce gatto Clarias batrachus, l’esposizione prolungata al cadmio nella lucertola influisce sul rilascio dell’ormone ACTH con una probabile inibizione della sua secrezione. (Ricerca realizzata con fondi PRIN 2004)
2006
Effetti del cadmio sulle cellule ad ACTH in Podarcis sicula / Ferrandino, Ida; Favorito, Rossana; Grimaldi, MARIA CONSIGLIO. - STAMPA. - (2006), pp. 103-103. (Intervento presentato al convegno 67° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana tenutosi a napoli nel 12-15 Settembre 2006).
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