Vengono posti in risalto i contributi tecnici forniti dall’odontoiatria per la risoluzione di delicati problemi accertativi nell’ambito della identificazione personale, sia essa individuale che generica. In particolare gli Autori prospettano le diverse tipologie di indagini accertative e di metodiche identificative che possono essere adottate nell’ambito del distretto cranio-maxillo-facciale per pervenire ad una corretta individuazione personale per finalità etico-giuridiche. Viene sottolineato come la morfologia esterna degli elementi dentari e di taluni elementi del massiccio facciale possono validamente contribuire a stabilire specie, razza e sesso della persona vivente o del cadavere su cui si conducono gli accertamenti identificativi. È poi evidenziato l’elevato potere discriminatorio assunto dalle strutture del distretto cranio-maxillo-facciale nella determinazione dell’età biologica (soprattutto se trattasi di soggetti in fase di crescita) e nell’identificazione individuale (mediante studio comparativo e/o deduttivo).
I contributi dell'odontoiatria nell'identificazione personale / Buccelli, Claudio; DI LORENZO, Pierpaolo; Stara, C. R. G.. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - STAMPA. - XV:4(2004), pp. 404-405.
I contributi dell'odontoiatria nell'identificazione personale
BUCCELLI, CLAUDIO;DI LORENZO, PIERPAOLO;
2004
Abstract
Vengono posti in risalto i contributi tecnici forniti dall’odontoiatria per la risoluzione di delicati problemi accertativi nell’ambito della identificazione personale, sia essa individuale che generica. In particolare gli Autori prospettano le diverse tipologie di indagini accertative e di metodiche identificative che possono essere adottate nell’ambito del distretto cranio-maxillo-facciale per pervenire ad una corretta individuazione personale per finalità etico-giuridiche. Viene sottolineato come la morfologia esterna degli elementi dentari e di taluni elementi del massiccio facciale possono validamente contribuire a stabilire specie, razza e sesso della persona vivente o del cadavere su cui si conducono gli accertamenti identificativi. È poi evidenziato l’elevato potere discriminatorio assunto dalle strutture del distretto cranio-maxillo-facciale nella determinazione dell’età biologica (soprattutto se trattasi di soggetti in fase di crescita) e nell’identificazione individuale (mediante studio comparativo e/o deduttivo).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.