Viene presentato un modello matematico in grado di simulare il funzionamento accoppiato della fase biologica e di quella di sedimentazione secondaria nei processi ossidativi a fanghi attivi, allo scopo di definirne il grado di elasticità. Il modello è basato su equazioni di bilancio di biomassa e di substrato per quanto concerne la fase biologica, e sulla teoria del flusso solido per quanto concerne la fase di sedimentazione, e porta in conto sia la frazione sospesa che la frazione disciolta di sostanza organica biodegradabile da rimuovere. Esso permette di verificare, in particolare, la capacità degli impianti esistenti di rispettare nuovi e più restrittivi standard degli effluenti trattati, o di sopportare variazioni di carico influente, variando unicamente le modalità di esercizio delle unità di processo, senza alcun intervento strutturale di modifica o ampliamento delle stesse. Con riferimento a queste possibilità viene mostrata una applicazione del modello ad uno dei principali impianti di depurazione per reflui civili esistente in Italia.

Valutazione del Grado di Elasticità degli Impianti di Trattamento a Fanghi Attivi: il Caso dell'Impianto di Depurazione di Napoli Ovest / Fabbricino, Massimiliano; Bosone, F.; Canale, L.; Fiorillo, S.. - ELETTRONICO. - (2002), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno VI SIBESA Simposio Italo Brasileiro de Engenharia Sanitaria e Ambiental tenutosi a Vitoria (BRAZIL) nel 1-5 September).

Valutazione del Grado di Elasticità degli Impianti di Trattamento a Fanghi Attivi: il Caso dell'Impianto di Depurazione di Napoli Ovest

FABBRICINO, MASSIMILIANO;
2002

Abstract

Viene presentato un modello matematico in grado di simulare il funzionamento accoppiato della fase biologica e di quella di sedimentazione secondaria nei processi ossidativi a fanghi attivi, allo scopo di definirne il grado di elasticità. Il modello è basato su equazioni di bilancio di biomassa e di substrato per quanto concerne la fase biologica, e sulla teoria del flusso solido per quanto concerne la fase di sedimentazione, e porta in conto sia la frazione sospesa che la frazione disciolta di sostanza organica biodegradabile da rimuovere. Esso permette di verificare, in particolare, la capacità degli impianti esistenti di rispettare nuovi e più restrittivi standard degli effluenti trattati, o di sopportare variazioni di carico influente, variando unicamente le modalità di esercizio delle unità di processo, senza alcun intervento strutturale di modifica o ampliamento delle stesse. Con riferimento a queste possibilità viene mostrata una applicazione del modello ad uno dei principali impianti di depurazione per reflui civili esistente in Italia.
2002
Valutazione del Grado di Elasticità degli Impianti di Trattamento a Fanghi Attivi: il Caso dell'Impianto di Depurazione di Napoli Ovest / Fabbricino, Massimiliano; Bosone, F.; Canale, L.; Fiorillo, S.. - ELETTRONICO. - (2002), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno VI SIBESA Simposio Italo Brasileiro de Engenharia Sanitaria e Ambiental tenutosi a Vitoria (BRAZIL) nel 1-5 September).
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