L’isolato A.I, nel Quartiere meridionale di Elea-Velia, rappresenta una delle migliori testimonianze della fase di rioccupazione della città bassa, tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. L’edificio, perfettamente orientato con le fortificazioni, si articola in tre unità abitative, basate su un modulo rettangolare, raddoppiato nell’unità centrale. Le abitazioni subiscono una serie di interventi edilizi, alcuni nel II sec. a.C., altri nella prima età imperiale, che tuttavia non sembrano modificare nella sostanza l’impianto planimetrico originario, ancora leggibile. L’unità A.I.2, in particolare, si dimostra un osservatorio molto stimolante della cultura abitativa eleate di età ellenistica. L’analisi planimetrica, infatti, ha rivelato strettissimi legami con modelli attestati nel Mediterraneo orientale, in particolare a Delo, dove trova confronti specifici con la Maison de la Colline. Molto caratterizzante, infatti, è lo schema della pastas-vano, che definisce un’area dello spazio domestico con cui si separano le zone scoperte dagli ambienti residenziali, disposti su un altrettanto caratteristico schema lineare. Quest’unità abitativa di Elea conferma in maniera decisa il legame molto solido con Delo, documentato anche da altre fonti, come quelle epigrafiche, che attestano la presenza stabile di commercianti eleati nell’isola greca. In età ellenistica, dunque, Elea mostra quanto fosse forte la sua spinta verso il Mediterraneo orientale, sulla scorta di interessi e di scambi commerciali, che comportano una serie di riflessi culturali, leggibili non solo nell’architettura privata.

Aspetti della cultura abitativa di Elea-Velia in età ellenistica / Cicala, Luigi. - STAMPA. - (2003), pp. 101-119. (Intervento presentato al convegno Elea-Velia. Le nuove ricerche tenutosi a Napoli, Università degli Studi di Napoli Federico II nel 14 dicembre 2001).

Aspetti della cultura abitativa di Elea-Velia in età ellenistica

CICALA, LUIGI
2003

Abstract

L’isolato A.I, nel Quartiere meridionale di Elea-Velia, rappresenta una delle migliori testimonianze della fase di rioccupazione della città bassa, tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. L’edificio, perfettamente orientato con le fortificazioni, si articola in tre unità abitative, basate su un modulo rettangolare, raddoppiato nell’unità centrale. Le abitazioni subiscono una serie di interventi edilizi, alcuni nel II sec. a.C., altri nella prima età imperiale, che tuttavia non sembrano modificare nella sostanza l’impianto planimetrico originario, ancora leggibile. L’unità A.I.2, in particolare, si dimostra un osservatorio molto stimolante della cultura abitativa eleate di età ellenistica. L’analisi planimetrica, infatti, ha rivelato strettissimi legami con modelli attestati nel Mediterraneo orientale, in particolare a Delo, dove trova confronti specifici con la Maison de la Colline. Molto caratterizzante, infatti, è lo schema della pastas-vano, che definisce un’area dello spazio domestico con cui si separano le zone scoperte dagli ambienti residenziali, disposti su un altrettanto caratteristico schema lineare. Quest’unità abitativa di Elea conferma in maniera decisa il legame molto solido con Delo, documentato anche da altre fonti, come quelle epigrafiche, che attestano la presenza stabile di commercianti eleati nell’isola greca. In età ellenistica, dunque, Elea mostra quanto fosse forte la sua spinta verso il Mediterraneo orientale, sulla scorta di interessi e di scambi commerciali, che comportano una serie di riflessi culturali, leggibili non solo nell’architettura privata.
2003
8874780044
Aspetti della cultura abitativa di Elea-Velia in età ellenistica / Cicala, Luigi. - STAMPA. - (2003), pp. 101-119. (Intervento presentato al convegno Elea-Velia. Le nuove ricerche tenutosi a Napoli, Università degli Studi di Napoli Federico II nel 14 dicembre 2001).
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