L’A. esamina la disciplina del lavoro nelle cooperative sociali, con riferimento sia all’apporto dei soci lavoratori, ordinari o svantaggiati, e dei soci volontari, sia a quello di quanti collaborano, anche gratuitamente, all’attività solidaristicamente orientata dell’ente mutualistico senza esserne soci. In questo contesto di prestazioni causalmente diversificate e non riducibili ad un comune carattere oneroso, si ricostruisce la normativa che, nell’ambito della tendenziale assimilazione del lavoro cooperativo al lavoro ordinario realizzata dalla l. n. 142/2001, regola il rapporto dei soci lavoratori, confutandosi in particolare che sarebbe precluso il loro impiego con collaborazioni a progetto o con determinati sottotipi di lavoro subordinato. Specifica attenzione viene dedicata al modello delle convenzioni per l’inserimento lavorativo di disabili e svantaggiati, mentre riflessioni ulteriori riguardano il regime delle prestazioni altruistiche dei cooperatori, con soluzione favorevole alla applicazione a questa forma di volontariato del principio del doppio rapporto, associativo e di lavoro, stabilito dalla l. n. 142/2001. Considerazioni conclusive sono formulate circa i caratteri della mutualità nelle cooperative di questo tipo ed i riflessi unificanti che ne conseguono sulla disciplina del lavoro prestato al loro interno, anche alla luce delle garanzie partecipative previste dal d. lgs. 155/2006 per tutti i lavoratori operanti nelle imprese sociali.
Cooperative sociali e prestazioni di lavoro / Venditti, Lucia. - In: DIRITTO DEL MERCATO DEL LAVORO. - ISSN 1590-4911. - STAMPA. - 3(2007), pp. 387-416.
Cooperative sociali e prestazioni di lavoro
VENDITTI, LUCIA
2007
Abstract
L’A. esamina la disciplina del lavoro nelle cooperative sociali, con riferimento sia all’apporto dei soci lavoratori, ordinari o svantaggiati, e dei soci volontari, sia a quello di quanti collaborano, anche gratuitamente, all’attività solidaristicamente orientata dell’ente mutualistico senza esserne soci. In questo contesto di prestazioni causalmente diversificate e non riducibili ad un comune carattere oneroso, si ricostruisce la normativa che, nell’ambito della tendenziale assimilazione del lavoro cooperativo al lavoro ordinario realizzata dalla l. n. 142/2001, regola il rapporto dei soci lavoratori, confutandosi in particolare che sarebbe precluso il loro impiego con collaborazioni a progetto o con determinati sottotipi di lavoro subordinato. Specifica attenzione viene dedicata al modello delle convenzioni per l’inserimento lavorativo di disabili e svantaggiati, mentre riflessioni ulteriori riguardano il regime delle prestazioni altruistiche dei cooperatori, con soluzione favorevole alla applicazione a questa forma di volontariato del principio del doppio rapporto, associativo e di lavoro, stabilito dalla l. n. 142/2001. Considerazioni conclusive sono formulate circa i caratteri della mutualità nelle cooperative di questo tipo ed i riflessi unificanti che ne conseguono sulla disciplina del lavoro prestato al loro interno, anche alla luce delle garanzie partecipative previste dal d. lgs. 155/2006 per tutti i lavoratori operanti nelle imprese sociali.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
L.Venditti_Cooperative sociali e prestazioni di lavoro_2007.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Accesso privato/ristretto
Dimensione
117.18 kB
Formato
Adobe PDF
|
117.18 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.