Le "gravezze" dei Caracciolo e le "libertà" di Avellino

La vicenda processuale che oppose il feudatario Principe Caracciolo all' universitas di Avellino, tra la fine del '700 ed i primi anni dell'800, ricostruita attraverso le memorie conclusionali delle parti in causa, mette in luce il lungo elenco dei "gravamina" esercitati dal feudatario sui vassalli ed i tentativi dell'universitas di difendere le proprie libertà, specialmente in materia di beni di uso comune. Le cd. leggi eversive, che dichiaravano abolita la feudalità, in realtà resero più gravoso per i cittadini il ricorso ai Tribunali per dimostrare l'illegittimità delle pretese baronale sui territori e liberare questi ultimi dai numeroso abusi. Il saggio esamina nel dettaglio i capi di gravame presentati dall'università di Avellino contro il feudatario, richiamando le fonti dello jus commune che ne descrivevano contenuti e modalità di esercizio.