La fortezza di Nisida fu realizzata su progetto dell’Arch. Ferdinando Maglione all’epoca del Viceregno. Le principali strutture presenti nell’isola all’inizio dell’ottocento furono interessate da interventi di sistemazione e di ampliamenti. La fortezza intorno al 1815 fu trasformata in Bagno Penale su progetto del Direttore del Genio Idraulico Domenico Cuciniello. La prima dettagliata descrizione dell’ergastolo risale al 1838 quando la Cassa di Ammortizzazione provvide all’Apprezzo dell’isola. Da questa descrizione si evince che il modello carcerario seguito nella tipologia architettonica è assimilabile a quello panottico di Bentham. L’edificio, a pianta circolare, fu dotato di un fossato con accesso dal ponte levatoio, la distribuzione interna, nel rispetto degli ambienti esistenti, fu adeguata alle esigenze della nuova funzione. Si eleva su due piani fuori terra, distribuiti in 36 ambienti di cui 5 al primo piano, adibiti ai servizi ed alle attività comuni, disposti intorno al cortile, al centro del quale solo successivamente, circa dieci anni dopo, sarà ubicata la cappella. Un doppio muro di cinta e la presenza di un unico accesso garantiscono la sicurezza del complesso. Per la sorveglianza interna dei reclusi non potendosi utilizzare lo schema panottico fu realizzato un corridoio anulare. Intorno al 1950 l’ergastolo ha subito notevoli trasformazioni sia architettoniche che funzionali. Dal punto di vista architettonico è stata operata la demolizione parziale dei volumi, è stata inoltre ristrutturata staticamente e tecnologicamente la parte restante del complesso. Dal punto di vista funzionale l’ergastolo è stato trasformato in casa di rieducazione per i minori. È proprio la nuova funzione che rappresenta la fonte di luce per i minori. In questa nota vengono esaminate la storia, le tecniche costruttive e le caratteristiche tecnologiche che hanno contribuito alla nuova utilizzazione.

The fortress of Nisida: from boubon prison to source of light for minors / Petrella, Pasquale; Porto, Annalaura; Spampanato, Felice. - STAMPA. - 1:(2004), pp. 256-262. (Intervento presentato al convegno Castelli e città fortificate tenutosi a Salerno nel 29, 30 Aprile 2004).

The fortress of Nisida: from boubon prison to source of light for minors

PETRELLA, PASQUALE;PORTO, ANNALAURA;SPAMPANATO, FELICE
2004

Abstract

La fortezza di Nisida fu realizzata su progetto dell’Arch. Ferdinando Maglione all’epoca del Viceregno. Le principali strutture presenti nell’isola all’inizio dell’ottocento furono interessate da interventi di sistemazione e di ampliamenti. La fortezza intorno al 1815 fu trasformata in Bagno Penale su progetto del Direttore del Genio Idraulico Domenico Cuciniello. La prima dettagliata descrizione dell’ergastolo risale al 1838 quando la Cassa di Ammortizzazione provvide all’Apprezzo dell’isola. Da questa descrizione si evince che il modello carcerario seguito nella tipologia architettonica è assimilabile a quello panottico di Bentham. L’edificio, a pianta circolare, fu dotato di un fossato con accesso dal ponte levatoio, la distribuzione interna, nel rispetto degli ambienti esistenti, fu adeguata alle esigenze della nuova funzione. Si eleva su due piani fuori terra, distribuiti in 36 ambienti di cui 5 al primo piano, adibiti ai servizi ed alle attività comuni, disposti intorno al cortile, al centro del quale solo successivamente, circa dieci anni dopo, sarà ubicata la cappella. Un doppio muro di cinta e la presenza di un unico accesso garantiscono la sicurezza del complesso. Per la sorveglianza interna dei reclusi non potendosi utilizzare lo schema panottico fu realizzato un corridoio anulare. Intorno al 1950 l’ergastolo ha subito notevoli trasformazioni sia architettoniche che funzionali. Dal punto di vista architettonico è stata operata la demolizione parziale dei volumi, è stata inoltre ristrutturata staticamente e tecnologicamente la parte restante del complesso. Dal punto di vista funzionale l’ergastolo è stato trasformato in casa di rieducazione per i minori. È proprio la nuova funzione che rappresenta la fonte di luce per i minori. In questa nota vengono esaminate la storia, le tecniche costruttive e le caratteristiche tecnologiche che hanno contribuito alla nuova utilizzazione.
2004
88.8125.989.3
The fortress of Nisida: from boubon prison to source of light for minors / Petrella, Pasquale; Porto, Annalaura; Spampanato, Felice. - STAMPA. - 1:(2004), pp. 256-262. (Intervento presentato al convegno Castelli e città fortificate tenutosi a Salerno nel 29, 30 Aprile 2004).
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