Il convento di S. Agostino di Benevento appartenente alla Congregazione di Montefoglio già nel 1256 è annoverato tra i 29 conventi esistenti nella provincia napoletana. A cavallo tra il XIII ed il XIV secolo, in seguito alla crescita numerica della comunità religiosa, si susseguono varie opere di trasformazione e di completamento. Nel 1570 il convento e la chiesa adiacente furono abbelliti ad opera di Benvenuto Tortelli, architetto e ingegnere, già noto per i lavori eseguiti nell’abbazia di Montevergine e per quelli della chiesa di S. Caterina a Formiello in Napoli. Il monastero, edificato nella cinta delle mura esterne della città antica, già in condizioni statiche precarie nel 1600, fu ulteriormente danneggiato dalle scosse sismiche del 1688 e del 1702. Si dovette quindi ricorrere ad una radicale ricostruzione, resa possibile dalla generosità del Cardinale Orsini, ad opera di maestranze di notevoli capacità guidate da un architetto di buon livello. Nel 1713 si è proceduto al restauro del campanile e nel 1721 furono ultimati i lavori relativi all’ampliamento del convento. Questo lavoro riferisce circa il collegamento tra le tecniche costruttive usate nelle passate opere di restauro e il loro degrado strettamente legato con i materiali usati e la sequenza conosciuta degli eventi storici. La relazione tra l’assemblaggio dei diversi materiali usati nelle mura e il loro degrado.

Il Convento di Sant'Agostino in Benevento / Petrella, Pasquale; Cristiano, Mario; Spampanato, Felice. - STAMPA. - (2004), pp. 80-85. (Intervento presentato al convegno Influence of the enviroment and defense of territory on recovery of cultural heritage tenutosi a Lisbona nel 07, 10 Aprile 2004).

Il Convento di Sant'Agostino in Benevento

PETRELLA, PASQUALE;CRISTIANO, MARIO;SPAMPANATO, FELICE
2004

Abstract

Il convento di S. Agostino di Benevento appartenente alla Congregazione di Montefoglio già nel 1256 è annoverato tra i 29 conventi esistenti nella provincia napoletana. A cavallo tra il XIII ed il XIV secolo, in seguito alla crescita numerica della comunità religiosa, si susseguono varie opere di trasformazione e di completamento. Nel 1570 il convento e la chiesa adiacente furono abbelliti ad opera di Benvenuto Tortelli, architetto e ingegnere, già noto per i lavori eseguiti nell’abbazia di Montevergine e per quelli della chiesa di S. Caterina a Formiello in Napoli. Il monastero, edificato nella cinta delle mura esterne della città antica, già in condizioni statiche precarie nel 1600, fu ulteriormente danneggiato dalle scosse sismiche del 1688 e del 1702. Si dovette quindi ricorrere ad una radicale ricostruzione, resa possibile dalla generosità del Cardinale Orsini, ad opera di maestranze di notevoli capacità guidate da un architetto di buon livello. Nel 1713 si è proceduto al restauro del campanile e nel 1721 furono ultimati i lavori relativi all’ampliamento del convento. Questo lavoro riferisce circa il collegamento tra le tecniche costruttive usate nelle passate opere di restauro e il loro degrado strettamente legato con i materiali usati e la sequenza conosciuta degli eventi storici. La relazione tra l’assemblaggio dei diversi materiali usati nelle mura e il loro degrado.
2004
Il Convento di Sant'Agostino in Benevento / Petrella, Pasquale; Cristiano, Mario; Spampanato, Felice. - STAMPA. - (2004), pp. 80-85. (Intervento presentato al convegno Influence of the enviroment and defense of territory on recovery of cultural heritage tenutosi a Lisbona nel 07, 10 Aprile 2004).
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