Arrivati alla fine della scuola superiore i giovani entrano in una fase di lunga e lenta transizione all’età adulta (Arnett, 2004), caratterizzata dalla necessità di far fronte alle richieste esterne, relative alle scelte, e dal compito evolutivo di definire e/o ridefinire la propria identità. Differenti approcci teorici hanno sottolineato il ruolo significativo che, in tale processo, svolge l’Altro, mettendo in luce come l’identità stessa possa essere interpretata come una forma di equilibrio dinamico tra ciò che il soggetto percepisce come il sé e ciò che considera come altro (Cooley, 1902; Mead, 1934, Erikson, 1968; Kegan, 1982; Harter, 1985; Damon & Hart, 1988; Kroger & Haslett, 1988, Kroger, 1996; Meeus, 1994; Andersen, Chen, Miranda, 2002). La letteratura ha evidenziato, inoltre, come nel corso dell’adolescenza il network degli altri significativi si vada progressivamente ristrutturando (Helsen,Vollebergh & Meeus, 2002) e si modifichi anche il tipo e la qualità delle relazioni. Gli adulti, familiari e insegnanti, che durante gli anni della scuola hanno fornito supporto, contribuendo ad orientare e a rendere possibili le scelte, si configurano ora come interlocutori che richiamano il soggetto a responsabilità personali; i coetanei, che hanno condiviso esperienze e fornito, a loro volta, sostegno, si avviano a prendere ciascuno la propria strada, cessando di essere gruppo compatto di riferimento. Lo studio che qui presentiamo fa parte di una più ampia ricerca sui processi di costruzione dell’identità, indagata attraverso la narrazione del Sé: durante la transizione suddetta ci pare ipotizzabile che la configurazione del sistema sé/altro si vada modificando, dal momento che i soggetti sono indotti a realizzare, sia internamente sia nella pratica dei rapporti, una ristrutturazione delle loro relazioni che va nella direzione di una progressiva autonomia dall’altro. L’obiettivo del nostro lavoro è duplice ed articola un interesse focalizzato su aspetti di contenuto con uno più propriamente metodologico. Sul fronte dei contenuti, lo studio vuole in particolare individuare, all’interno delle narrazioni di Sé, le tracce della riconfigurazione del sistema sé-altro ipotizzata, analizzando il differente posto assegnato ai diversi altri in funzione delle specifiche traiettorie di vita scelte (scuola/lavoro). Sul versante metodologico, lo studio si propone di sperimentare, all’interno dell’approccio narrativo al sé, metodologie di “lancio” e conduzione dell’intervista e di analisi del contenuto soddisfacenti rispetto agli obiettivi proposti. Metodo Privilegiando un approccio narrativo al sé (Bruner,1995; McAdams, 1995; 1996; Smorti, 1997), la ricerca prende in esame storie di vita di giovani durante la transizione biografica scuola-università/lavoro, raccolte mediante interviste biografiche. Presentiamo qui una selezione di 8 interviste a giovani di entrambi i sessi al primo anno di università (N. 4) e alla loro prima esperienza lavorativa (N. 4). Nella domanda generativa dell’intervista, è stata proposta la metafora della storia con personaggi, eventi e capitoli (Mc Adams, 1995). Le interviste sono state registrate e trascritte. I testi ottenuti costituiscono il corpus che abbiamo analizzato a più livelli: attraverso un processo di analisi esplorativa di tipo lessicale, condotta mediante i software Alceste (Reinert, 1993) e T-Lab (Lancia, 2004), volti a cogliere la specificità dei lemmi inerenti Altri significativi in funzione delle variabili prese in considerazione; e attraverso un processo di analisi del contenuto di tipo categoriale, condotta con l’ausilio del software N-VIVO, che, a partire da una griglia di codifica individuata mediante l’analisi esplorativa, ci ha consentito di evidenziare la peculiare caratterizzazione degli Altri significativi, la loro specifica funzione rispetto al sé e la valutazione della relazione sé-altro. Risultati I rilievi sembrano supportare le opzioni metodologiche riguardanti la domanda generativa e la conduzione dell’intervista, messe a punto dopo una serie di aggiustamenti. Confermano, inoltre, la validità euristica della griglia di codifica individuata, che si va articolando nel prosieguo del lavoro di analisi. Quanto ai contenuti, i soggetti tutti costruiscono una trama narrativa fortemente intrisa della presenza di Altri significativi, che marcano sia il senso di continuità sia quello di discontinuità e si configurano come risorse preziose per lo sviluppo del sé. I rilievi evidenziano, inoltre, una differenza legata alle diverse traiettorie esaminate. Nella transizione scuola-università, i soggetti fanno prevalentemente riferimento alle funzioni supportive esercitate da adulti e coetanei. Nella transizione scuola-lavoro sono altrettanto marcati i riferimenti alle relazioni consolidate del passato e del presente, ma sembra emergere anche una viva curiosità per le nuove esperienze relazionali.

Il posto degli altri nel racconto di sé durante la transizione all'età adulta / Parrello, Santa; Sestito, Laura; M. G., Nasti. - STAMPA. - (2007), pp. 1-15. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale AIP Sezione Di Psicologia Dello Sviluppo tenutosi a Bergamo nel settembre 2007).

Il posto degli altri nel racconto di sé durante la transizione all'età adulta

PARRELLO, SANTA;SESTITO, LAURA;
2007

Abstract

Arrivati alla fine della scuola superiore i giovani entrano in una fase di lunga e lenta transizione all’età adulta (Arnett, 2004), caratterizzata dalla necessità di far fronte alle richieste esterne, relative alle scelte, e dal compito evolutivo di definire e/o ridefinire la propria identità. Differenti approcci teorici hanno sottolineato il ruolo significativo che, in tale processo, svolge l’Altro, mettendo in luce come l’identità stessa possa essere interpretata come una forma di equilibrio dinamico tra ciò che il soggetto percepisce come il sé e ciò che considera come altro (Cooley, 1902; Mead, 1934, Erikson, 1968; Kegan, 1982; Harter, 1985; Damon & Hart, 1988; Kroger & Haslett, 1988, Kroger, 1996; Meeus, 1994; Andersen, Chen, Miranda, 2002). La letteratura ha evidenziato, inoltre, come nel corso dell’adolescenza il network degli altri significativi si vada progressivamente ristrutturando (Helsen,Vollebergh & Meeus, 2002) e si modifichi anche il tipo e la qualità delle relazioni. Gli adulti, familiari e insegnanti, che durante gli anni della scuola hanno fornito supporto, contribuendo ad orientare e a rendere possibili le scelte, si configurano ora come interlocutori che richiamano il soggetto a responsabilità personali; i coetanei, che hanno condiviso esperienze e fornito, a loro volta, sostegno, si avviano a prendere ciascuno la propria strada, cessando di essere gruppo compatto di riferimento. Lo studio che qui presentiamo fa parte di una più ampia ricerca sui processi di costruzione dell’identità, indagata attraverso la narrazione del Sé: durante la transizione suddetta ci pare ipotizzabile che la configurazione del sistema sé/altro si vada modificando, dal momento che i soggetti sono indotti a realizzare, sia internamente sia nella pratica dei rapporti, una ristrutturazione delle loro relazioni che va nella direzione di una progressiva autonomia dall’altro. L’obiettivo del nostro lavoro è duplice ed articola un interesse focalizzato su aspetti di contenuto con uno più propriamente metodologico. Sul fronte dei contenuti, lo studio vuole in particolare individuare, all’interno delle narrazioni di Sé, le tracce della riconfigurazione del sistema sé-altro ipotizzata, analizzando il differente posto assegnato ai diversi altri in funzione delle specifiche traiettorie di vita scelte (scuola/lavoro). Sul versante metodologico, lo studio si propone di sperimentare, all’interno dell’approccio narrativo al sé, metodologie di “lancio” e conduzione dell’intervista e di analisi del contenuto soddisfacenti rispetto agli obiettivi proposti. Metodo Privilegiando un approccio narrativo al sé (Bruner,1995; McAdams, 1995; 1996; Smorti, 1997), la ricerca prende in esame storie di vita di giovani durante la transizione biografica scuola-università/lavoro, raccolte mediante interviste biografiche. Presentiamo qui una selezione di 8 interviste a giovani di entrambi i sessi al primo anno di università (N. 4) e alla loro prima esperienza lavorativa (N. 4). Nella domanda generativa dell’intervista, è stata proposta la metafora della storia con personaggi, eventi e capitoli (Mc Adams, 1995). Le interviste sono state registrate e trascritte. I testi ottenuti costituiscono il corpus che abbiamo analizzato a più livelli: attraverso un processo di analisi esplorativa di tipo lessicale, condotta mediante i software Alceste (Reinert, 1993) e T-Lab (Lancia, 2004), volti a cogliere la specificità dei lemmi inerenti Altri significativi in funzione delle variabili prese in considerazione; e attraverso un processo di analisi del contenuto di tipo categoriale, condotta con l’ausilio del software N-VIVO, che, a partire da una griglia di codifica individuata mediante l’analisi esplorativa, ci ha consentito di evidenziare la peculiare caratterizzazione degli Altri significativi, la loro specifica funzione rispetto al sé e la valutazione della relazione sé-altro. Risultati I rilievi sembrano supportare le opzioni metodologiche riguardanti la domanda generativa e la conduzione dell’intervista, messe a punto dopo una serie di aggiustamenti. Confermano, inoltre, la validità euristica della griglia di codifica individuata, che si va articolando nel prosieguo del lavoro di analisi. Quanto ai contenuti, i soggetti tutti costruiscono una trama narrativa fortemente intrisa della presenza di Altri significativi, che marcano sia il senso di continuità sia quello di discontinuità e si configurano come risorse preziose per lo sviluppo del sé. I rilievi evidenziano, inoltre, una differenza legata alle diverse traiettorie esaminate. Nella transizione scuola-università, i soggetti fanno prevalentemente riferimento alle funzioni supportive esercitate da adulti e coetanei. Nella transizione scuola-lavoro sono altrettanto marcati i riferimenti alle relazioni consolidate del passato e del presente, ma sembra emergere anche una viva curiosità per le nuove esperienze relazionali.
2007
Il posto degli altri nel racconto di sé durante la transizione all'età adulta / Parrello, Santa; Sestito, Laura; M. G., Nasti. - STAMPA. - (2007), pp. 1-15. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale AIP Sezione Di Psicologia Dello Sviluppo tenutosi a Bergamo nel settembre 2007).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/120580
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