Nell'articolo viene illustrata l'evoluzione della masseria nel Salento, sub regione della Puglia dal XVI al XXI secolo.La masseria è una microazienda zootecnica e, studiandole sotto il profilo edilizio oltre all'abitazione si riconoscono una serie di servizi che individuano se la masseria è di campo,di pecore, di allevamento o specialistica.Le masserie in prossimità della costa hanno elementi di fortificazione più appariscenti. Nel Salento meridionale si diffondono nel 1500 le torri-masseria costituite da una torre nella quale è allocata l'abitazione del massaro con i letti al primo piano collegato a piano terra con una scala a pioli retraibile con annessa una costruzione per il ricovero del bestiame al centro di uno spazio recintato da muri in pietra a secco alti fino a 3 m, dotati di paralupi. Nel tempo l'impinto recintato si evolve nel tipo a corte chiusa, nel cui interno di svolgono attività più variegate. La torre, che continua ad essere l'abitazione del massaro o quella stagionale del proprietario, si arricchisce di una serie di caratteri propri dell'edilizia cittadina. La masseria salentina raggiunge il suo culmine nei primi decenni del XVII secolo, ma il cambio delle condizioni climatiche, mettendo in ginocchio l'economia agricola con due gravissime siccità e basse temperature, genera una lunga crisi fino alla metà del XVIII secolo con frantumazione della proprietà.Quando il clima sociale si pacificò la masseria si caratterizza come dimora stagionale del proprietario: nasce la masseria-villa con la colombaia. Con la riqualificazione agraria alla fine del XVIII secolo compare una nuova tipologia edilizia, la masseria-casino.Verso la metà del XX secolo, a seguito del processo di industrializzazione del Paese, l'agricoltura subisce una crisi e mote masserie vengono abbandonate. Verso la fine del 1900 le masserie più vicine ai centri abitati vengono acquistate e ristrutturate come seconde case o trasformate in aziende agrituristiche con l'introduzione di nuovi servizi completamente estranei alla civiltà contadina, quali piscine, campi di golg, trasformando i fienili in sale ristoranti o sale riunioni. Un'altra tendenza che si svilupa è la ricerca di attività agricole innovative e di pregio, realizzando nuovi servizi quali capannoni industriali per la trasformazione dei prodotti agricoli non soltanto locali, impianti eolici e fotovoltaici, laboratori di ricerca, introducendo pratiche di lavoro basate su cicli continui di produzione con tecnologie all'avanguardia.

Farms Development in the Salento Area / Leccisi, Fabrizio. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 348-355. (Intervento presentato al convegno III International Conference on Architecture and Building Technologies tenutosi a Ischia nel 15-16 giugno 2007).

Farms Development in the Salento Area

LECCISI, FABRIZIO
2010

Abstract

Nell'articolo viene illustrata l'evoluzione della masseria nel Salento, sub regione della Puglia dal XVI al XXI secolo.La masseria è una microazienda zootecnica e, studiandole sotto il profilo edilizio oltre all'abitazione si riconoscono una serie di servizi che individuano se la masseria è di campo,di pecore, di allevamento o specialistica.Le masserie in prossimità della costa hanno elementi di fortificazione più appariscenti. Nel Salento meridionale si diffondono nel 1500 le torri-masseria costituite da una torre nella quale è allocata l'abitazione del massaro con i letti al primo piano collegato a piano terra con una scala a pioli retraibile con annessa una costruzione per il ricovero del bestiame al centro di uno spazio recintato da muri in pietra a secco alti fino a 3 m, dotati di paralupi. Nel tempo l'impinto recintato si evolve nel tipo a corte chiusa, nel cui interno di svolgono attività più variegate. La torre, che continua ad essere l'abitazione del massaro o quella stagionale del proprietario, si arricchisce di una serie di caratteri propri dell'edilizia cittadina. La masseria salentina raggiunge il suo culmine nei primi decenni del XVII secolo, ma il cambio delle condizioni climatiche, mettendo in ginocchio l'economia agricola con due gravissime siccità e basse temperature, genera una lunga crisi fino alla metà del XVIII secolo con frantumazione della proprietà.Quando il clima sociale si pacificò la masseria si caratterizza come dimora stagionale del proprietario: nasce la masseria-villa con la colombaia. Con la riqualificazione agraria alla fine del XVIII secolo compare una nuova tipologia edilizia, la masseria-casino.Verso la metà del XX secolo, a seguito del processo di industrializzazione del Paese, l'agricoltura subisce una crisi e mote masserie vengono abbandonate. Verso la fine del 1900 le masserie più vicine ai centri abitati vengono acquistate e ristrutturate come seconde case o trasformate in aziende agrituristiche con l'introduzione di nuovi servizi completamente estranei alla civiltà contadina, quali piscine, campi di golg, trasformando i fienili in sale ristoranti o sale riunioni. Un'altra tendenza che si svilupa è la ricerca di attività agricole innovative e di pregio, realizzando nuovi servizi quali capannoni industriali per la trasformazione dei prodotti agricoli non soltanto locali, impianti eolici e fotovoltaici, laboratori di ricerca, introducendo pratiche di lavoro basate su cicli continui di produzione con tecnologie all'avanguardia.
2010
9788860552938
Farms Development in the Salento Area / Leccisi, Fabrizio. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 348-355. (Intervento presentato al convegno III International Conference on Architecture and Building Technologies tenutosi a Ischia nel 15-16 giugno 2007).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/118904
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