Nell’analisi strutturale di manufatti in muratura costituiti con mattoni e/o pietre, si ricorre spesso ai teoremi dell’analisi limite per avere una indicazione del loro grado di sicurezza e, a tale scopo, essi vengono analizzati come insiemi di macroblocchi rigidi di forma generica. In questo ambito un ruolo importante - e, a quanto sembra, a tutt’oggi non ancora ben chiaro - è quello del valore da attribuire ai coefficienti di attrito sulle interfacce verticali e inclinate, rispetto a quello sulle facce orizzontali, al fine di tenere opportunamente conto della tessitura e dell’ingranamento nonché della geometria (rapporto base-altezza) degli elementi costituenti il manufatto stesso. Nello studio che si propone, gli autori intendono indagare sul ruolo che hanno tali coefficienti di attrito quando si vuole determinare il carico di collasso di pareti murarie soggette a forze sismiche, modellate con macroblocchi di forma rettangolare e/o triangolare. Tale studio è affrontato su schemi elementari tenendo conto del teorema statico dell’analisi limite, nell’ipotesi di attrito con dilatanza e di materiale non resistente a trazione e con illimitata resistenza a compressione.
Prime osservazioni sul ruolo dei coefficienti di attrito nel calcolo del moltiplicatore di collasso di pareti discretizzate in macroblocchi rigidi / DE ROSA, Ennio; Galizia, Filomena. - ELETTRONICO. - (2007), pp. 1-7. (Intervento presentato al convegno ANIDIS 2007 tenutosi a Pisa nel 10-14 giugno 2007).
Prime osservazioni sul ruolo dei coefficienti di attrito nel calcolo del moltiplicatore di collasso di pareti discretizzate in macroblocchi rigidi.
DE ROSA, ENNIO;GALIZIA, FILOMENA
2007
Abstract
Nell’analisi strutturale di manufatti in muratura costituiti con mattoni e/o pietre, si ricorre spesso ai teoremi dell’analisi limite per avere una indicazione del loro grado di sicurezza e, a tale scopo, essi vengono analizzati come insiemi di macroblocchi rigidi di forma generica. In questo ambito un ruolo importante - e, a quanto sembra, a tutt’oggi non ancora ben chiaro - è quello del valore da attribuire ai coefficienti di attrito sulle interfacce verticali e inclinate, rispetto a quello sulle facce orizzontali, al fine di tenere opportunamente conto della tessitura e dell’ingranamento nonché della geometria (rapporto base-altezza) degli elementi costituenti il manufatto stesso. Nello studio che si propone, gli autori intendono indagare sul ruolo che hanno tali coefficienti di attrito quando si vuole determinare il carico di collasso di pareti murarie soggette a forze sismiche, modellate con macroblocchi di forma rettangolare e/o triangolare. Tale studio è affrontato su schemi elementari tenendo conto del teorema statico dell’analisi limite, nell’ipotesi di attrito con dilatanza e di materiale non resistente a trazione e con illimitata resistenza a compressione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.