Obiettivo del saggio è l’analisi teorico-ricostruttiva dei momenti “generativi” del diritto, al di là e prima dei processi di formalizzazione della scienza, nella convinzione che la nascita del diritto nella scienza e attraverso di essa, non esaurisca l’ambito della “giuridicità” e delle ‘forme’ o ‘modi d’essere’ del “giuridico”, sia nel loro aspetto di oggettivazione storica di interessi e bisogni, sia nel loro manifestarsi come processi esigenziali delle volontà soggettive. I momenti “genetici” extra ordinem dei fenomeni di giuridificazione rinviano piuttosto a categorie e forme “esperienziali” dell’umano, non facilmente individuabili se ci si attiene alla “fatticità” degli apparati strutturali o delle fonti normative della scienza giuridica, ma sempre in esse latenti. Occorre dunque guardare al fenomeno “diritto” nelle pieghe del “fatto” e dell’effettività, per tornare all’origine del diritto, colta nei suoi aspetti storico-ideali, nella storia del consolidarsi di saperi e di pratiche istituzionali, e, a parte subiecti, nella “giuridicità” come capacità umana fondamentale, percepita dal soggetto come “sentimento del diritto” e della giustizia, che si attiva nei processi esperienziali dei singoli, spesso in situazioni “liminali”, nel difficile equilibrio tra la costruzione di una personalità identitaria e le sollecitazioni dell’alterità sociale e istituzionale.
In limine juris. La genesi extra ordinem della giuridicità e il sentimento del diritto / Savona, PIER FRANCESCO. - STAMPA. - (2005), pp. 3-204.
In limine juris. La genesi extra ordinem della giuridicità e il sentimento del diritto
SAVONA, PIER FRANCESCO
2005
Abstract
Obiettivo del saggio è l’analisi teorico-ricostruttiva dei momenti “generativi” del diritto, al di là e prima dei processi di formalizzazione della scienza, nella convinzione che la nascita del diritto nella scienza e attraverso di essa, non esaurisca l’ambito della “giuridicità” e delle ‘forme’ o ‘modi d’essere’ del “giuridico”, sia nel loro aspetto di oggettivazione storica di interessi e bisogni, sia nel loro manifestarsi come processi esigenziali delle volontà soggettive. I momenti “genetici” extra ordinem dei fenomeni di giuridificazione rinviano piuttosto a categorie e forme “esperienziali” dell’umano, non facilmente individuabili se ci si attiene alla “fatticità” degli apparati strutturali o delle fonti normative della scienza giuridica, ma sempre in esse latenti. Occorre dunque guardare al fenomeno “diritto” nelle pieghe del “fatto” e dell’effettività, per tornare all’origine del diritto, colta nei suoi aspetti storico-ideali, nella storia del consolidarsi di saperi e di pratiche istituzionali, e, a parte subiecti, nella “giuridicità” come capacità umana fondamentale, percepita dal soggetto come “sentimento del diritto” e della giustizia, che si attiva nei processi esperienziali dei singoli, spesso in situazioni “liminali”, nel difficile equilibrio tra la costruzione di una personalità identitaria e le sollecitazioni dell’alterità sociale e istituzionale.| File | Dimensione | Formato | |
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