Il volume illustra una metodologia per la redazione dei piani del colore e riporta, come esempi, quelli redatti dall’autore per i comuni di Bassiano, Castelforte, Minturno, Monte San Biagio, Maranola di Formia e Norma, in Provincia di Latina,. Il volume parte con un esame delle diverse impostazioni di tali piani, propone un suo approccio metodologico e incentra l’attenzione sul quadro normativo e sulle modalità di attuazione del piano. Relativamente al contesto della Provincia di Latina e dei comuni di cui sopra, il volume contiene una dettagliata analisi storico-urbanistica dei relativi centri storici che, partendo dalle loro specifiche caratteristiche territoriali e dalla loro storia individua ed esamina la stratificazione storica del contesto urbano, selezionando segni e tipologie persistenti e relativi valori ed individuando superfetazioni ed alterazioni che costituiscono detrattori di valore. Un capitolo è dedicato alla strutturazione grafico-informativa dei rilievi delle facciate e del colore, attraverso l’individuazione delle unità minime di decoro, il rilievo metrico e fotografico, le metodologie di raddrizzamento e inquadramento metrico delle immagini, la vettorializzazione, la schedatura e la formazione di una banca dati grafica ed alfanumerica. Ampio spazio è dedicato alla metodologia di progetto, agli obiettivi del piano, alla ricerca delle fonti, alle indagini documentarie, agli strumenti grafici e cartografici, alle operazioni di base, ai modelli di lettura del territorio (attraverso l’individuazione delle aree urbane omogenee, delle tipologie edilizie, delle unità minime di decoro), all’analisi morfologico-percettiva, alla classificazione degli ambiti visuali, delle quinte e dei fronti e degli elementi singolari, indicando, per ciascuno di essi, le disposizioni normative più appropriate, lo studio del colore, dei materiali e dei supporti. Vengono, inoltre, indicate le metodologie di analisi delle superfici esterne degli edifici e dei materiali utilizzati, individuandone le incompatibilità di tipo chimico e fisico-meccanico, e delle tinteggiature, pigmenti, tinte e pitture, e i fenomeni di degrado, fornendo un loro dettagliato abaco. Una notevole attenzione è posta al tema della normativa di piano, tenuto conto che questo tipo di piano non è contemplato e disciplinato né dalla legislazione nazionale, né da quella della maggior parte delle regioni. Le norme tipo proposte si dividono in quattro titoli: il primo tratta delle finalità, dei contenuti e delle modalità di attuazione del piano del colore, il secondo detta prescrizioni per i singoli progetti del colore, il terzo detta norme relative ai diversi elementi di facciata, il quarto fornisce una sorta di prontuario tecnico degli interventi. Infine viene riportata la scheda tipo per il rilevamento delle unità minime di decoro e le tavole dei piani del colore dei suddetti comuni. Dette tavole sono suddivise in tavole di rilievo, riportanti il rilievo metrico delle facciate prospicienti la viabilità principale di ciascun centro storico ed il rilievo del colore dei diversi elementi di facciata, in tavole di analisi del contesto urbano e dei relativi valori con il riporto della cartella dei colori, in tavole di analisi degli elementi architettonici con indicazione degli interventi, in tavole analizzanti il grado di impatto visivo, le condizioni conservative, di integrità e cromatiche finalizzate ad individuare la priorità, la rilevanza, la recuperabilità e la compatibilità, ossia gli elementi necessari a definire un quadro di priorità degli interventi in presenza di risorse scarse, in tavole di progetto del colore dei fronti e delle quinte e, infine, in tavole esemplificative dell’applicazione degli indirizzi contenuti nelle norme e nelle schede di piano alle unità minime di intervento.

I Piani del Colore / Piemontese, Luigi. - STAMPA. - (2006).

I Piani del Colore

PIEMONTESE, LUIGI
2006

Abstract

Il volume illustra una metodologia per la redazione dei piani del colore e riporta, come esempi, quelli redatti dall’autore per i comuni di Bassiano, Castelforte, Minturno, Monte San Biagio, Maranola di Formia e Norma, in Provincia di Latina,. Il volume parte con un esame delle diverse impostazioni di tali piani, propone un suo approccio metodologico e incentra l’attenzione sul quadro normativo e sulle modalità di attuazione del piano. Relativamente al contesto della Provincia di Latina e dei comuni di cui sopra, il volume contiene una dettagliata analisi storico-urbanistica dei relativi centri storici che, partendo dalle loro specifiche caratteristiche territoriali e dalla loro storia individua ed esamina la stratificazione storica del contesto urbano, selezionando segni e tipologie persistenti e relativi valori ed individuando superfetazioni ed alterazioni che costituiscono detrattori di valore. Un capitolo è dedicato alla strutturazione grafico-informativa dei rilievi delle facciate e del colore, attraverso l’individuazione delle unità minime di decoro, il rilievo metrico e fotografico, le metodologie di raddrizzamento e inquadramento metrico delle immagini, la vettorializzazione, la schedatura e la formazione di una banca dati grafica ed alfanumerica. Ampio spazio è dedicato alla metodologia di progetto, agli obiettivi del piano, alla ricerca delle fonti, alle indagini documentarie, agli strumenti grafici e cartografici, alle operazioni di base, ai modelli di lettura del territorio (attraverso l’individuazione delle aree urbane omogenee, delle tipologie edilizie, delle unità minime di decoro), all’analisi morfologico-percettiva, alla classificazione degli ambiti visuali, delle quinte e dei fronti e degli elementi singolari, indicando, per ciascuno di essi, le disposizioni normative più appropriate, lo studio del colore, dei materiali e dei supporti. Vengono, inoltre, indicate le metodologie di analisi delle superfici esterne degli edifici e dei materiali utilizzati, individuandone le incompatibilità di tipo chimico e fisico-meccanico, e delle tinteggiature, pigmenti, tinte e pitture, e i fenomeni di degrado, fornendo un loro dettagliato abaco. Una notevole attenzione è posta al tema della normativa di piano, tenuto conto che questo tipo di piano non è contemplato e disciplinato né dalla legislazione nazionale, né da quella della maggior parte delle regioni. Le norme tipo proposte si dividono in quattro titoli: il primo tratta delle finalità, dei contenuti e delle modalità di attuazione del piano del colore, il secondo detta prescrizioni per i singoli progetti del colore, il terzo detta norme relative ai diversi elementi di facciata, il quarto fornisce una sorta di prontuario tecnico degli interventi. Infine viene riportata la scheda tipo per il rilevamento delle unità minime di decoro e le tavole dei piani del colore dei suddetti comuni. Dette tavole sono suddivise in tavole di rilievo, riportanti il rilievo metrico delle facciate prospicienti la viabilità principale di ciascun centro storico ed il rilievo del colore dei diversi elementi di facciata, in tavole di analisi del contesto urbano e dei relativi valori con il riporto della cartella dei colori, in tavole di analisi degli elementi architettonici con indicazione degli interventi, in tavole analizzanti il grado di impatto visivo, le condizioni conservative, di integrità e cromatiche finalizzate ad individuare la priorità, la rilevanza, la recuperabilità e la compatibilità, ossia gli elementi necessari a definire un quadro di priorità degli interventi in presenza di risorse scarse, in tavole di progetto del colore dei fronti e delle quinte e, infine, in tavole esemplificative dell’applicazione degli indirizzi contenuti nelle norme e nelle schede di piano alle unità minime di intervento.
2006
9788849210194
I Piani del Colore / Piemontese, Luigi. - STAMPA. - (2006).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/116228
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