Il volume attraversa il tema complesso dell’individualismo giuridico lungo tre “lezioni”, e tre diverse, specifiche chiavi di lettura: la costruzione formale del soggetto unico di diritto negli ordinamenti ottocenteschi e contemporanei; l’emergere di una diversa percezione della sfera privata e dei sentimenti nell’età moderna; la dialettica tra individuo e famiglia nella società “notabilare” dell’Ottocento. Nella prima lezione vengono così esaminate le radici giusnaturaliste e rivoluzionarie del “chiunque” che scandisce ancora il lessico dei nostri codici, il suo senso nell’ordinamento contemporaneo, le critiche talora corrosive che la cultura post-moderna rivolge alla disincarnata generalità ed astrattezza del soggetto unico e dei suoi diritti fondamentali. Queste ultime vengono esaminate attraverso la polemica Habermas-Taylor; i Critical Studies americani; le posizioni femministe e di gender. Particolare rilievo viene dato alle posizioni di Marta Nussbaum ed alle sue critiche al multiculturalismo radicale, cui l’autore aderisce. La seconda lezione sceglie due diversi fili conduttori: l’emergere del tema proprietario – tra seconda scolastica e rivoluzione inglese - nella particolare accezione del dominio di sè, sfera intangibile di ciscun essere umano; l’affermazione della lettura solitaria (anche attraverso la circolazione della forma romanzo) come luogo dell’introspezione e, dunque, dell’elaborazione dell’identità personale. Gli effetti delle riforme religiose per gli sviluppi dell’individialismo – classico tema weberiano – vengono ridiscussi, particolarmente per l’area cattolica, attraverso contributi fondamentali della recente storiografia italiana, quali quelli di P. Prodi, G. Fragnito, A. Prosperi. La terza lezione esamina il rapporto tra individuo e famiglia nella sistemazione napoleonica ed in quella, in larga misura adesiva, del codice Pisanelli, nonchè le tensioni tra il nuovo Stato italiano e la Chiesa in materia. Uno spazio adeguato viene riservato a posizioni antiindividualiste, che contestano la visione liberale del rapporto Stato-società: Charles Fourier e Max Stirner in particolare. Il saggio si chiude su una prospettiva ancora tutta aperta, “antiumanistica” ed inquietante: quella cioè che sembra sovrapporre all’individualismo come espressione di una irriducibile identità personale una volontaristica, artificiale costruzione del sè: nella continua invenzione del corpo (body art); nella scelta della vita, della morte, della procreazione.

Il soggetto e l'ordine. Percorsi dell'individualismo nell'Europa moderna / Alessi, Giorgina. - STAMPA. - 1:(2006), pp. 3-142.

Il soggetto e l'ordine. Percorsi dell'individualismo nell'Europa moderna.

ALESSI, GIORGINA
2006

Abstract

Il volume attraversa il tema complesso dell’individualismo giuridico lungo tre “lezioni”, e tre diverse, specifiche chiavi di lettura: la costruzione formale del soggetto unico di diritto negli ordinamenti ottocenteschi e contemporanei; l’emergere di una diversa percezione della sfera privata e dei sentimenti nell’età moderna; la dialettica tra individuo e famiglia nella società “notabilare” dell’Ottocento. Nella prima lezione vengono così esaminate le radici giusnaturaliste e rivoluzionarie del “chiunque” che scandisce ancora il lessico dei nostri codici, il suo senso nell’ordinamento contemporaneo, le critiche talora corrosive che la cultura post-moderna rivolge alla disincarnata generalità ed astrattezza del soggetto unico e dei suoi diritti fondamentali. Queste ultime vengono esaminate attraverso la polemica Habermas-Taylor; i Critical Studies americani; le posizioni femministe e di gender. Particolare rilievo viene dato alle posizioni di Marta Nussbaum ed alle sue critiche al multiculturalismo radicale, cui l’autore aderisce. La seconda lezione sceglie due diversi fili conduttori: l’emergere del tema proprietario – tra seconda scolastica e rivoluzione inglese - nella particolare accezione del dominio di sè, sfera intangibile di ciscun essere umano; l’affermazione della lettura solitaria (anche attraverso la circolazione della forma romanzo) come luogo dell’introspezione e, dunque, dell’elaborazione dell’identità personale. Gli effetti delle riforme religiose per gli sviluppi dell’individialismo – classico tema weberiano – vengono ridiscussi, particolarmente per l’area cattolica, attraverso contributi fondamentali della recente storiografia italiana, quali quelli di P. Prodi, G. Fragnito, A. Prosperi. La terza lezione esamina il rapporto tra individuo e famiglia nella sistemazione napoleonica ed in quella, in larga misura adesiva, del codice Pisanelli, nonchè le tensioni tra il nuovo Stato italiano e la Chiesa in materia. Uno spazio adeguato viene riservato a posizioni antiindividualiste, che contestano la visione liberale del rapporto Stato-società: Charles Fourier e Max Stirner in particolare. Il saggio si chiude su una prospettiva ancora tutta aperta, “antiumanistica” ed inquietante: quella cioè che sembra sovrapporre all’individualismo come espressione di una irriducibile identità personale una volontaristica, artificiale costruzione del sè: nella continua invenzione del corpo (body art); nella scelta della vita, della morte, della procreazione.
2006
9788834865675
Il soggetto e l'ordine. Percorsi dell'individualismo nell'Europa moderna / Alessi, Giorgina. - STAMPA. - 1:(2006), pp. 3-142.
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