Quali sono i luoghi collettivi che sorgono nei nuovi territori urbani, quelli in cui la gente si raccoglie e che sente come collettivi? E quali devono essere le logiche delle loro localizzazioni, quali le architetture in grado di trasformare le esigenze attuali in forme adeguate? Il libro vuole ragionare, dalla parte dell'architettura, su questo tema centrale per la costruzione della città contemporanea, ricercando procedure e metodi che orientino la progettazione e individuando i "materiali" necessari. Si è prestata attenzione, in particolare, a due momenti che riguardano il processo di costruzione di un luogo collettivo complesso: quello dell'ideazione delle forme insediative e quello della struttura formale degli edifici da cui è costituito, perchè la ragionata disposizione sul suolo, il rapporto con le sue trame e segni, la riconoscibilità e chiarezza degli edifici determinano il carattere e il ruolo che l'insieme può svolgere in relazione al contesto. Nell’ideazione di un sistema insediativo, il legame con il sito, con i suoi segni, le sue tracce, la sua memoria, può essere un modo per fissare gli edifici nelle loro posizioni, rendere necessaria la loro collocazione. E quindi la lettura orientata di un territorio deve tendere ad evidenziare quelle trame e quegli orientamenti, quei punti di riferimento in esso presenti che il progetto può riprendere al suo interno e trasformare in caratteri propri e motivo di alcune delle sue scelte. Ma i modi di disposizione al suolo dei diversi edifici che costituiscono il complesso di uno spazio collettivo, le connessioni che li legano, in pratica le "figure" che la loro collocazione determina non sono unicamente il frutto del rapporto con il contesto: anche in questo caso vi sono dei modi ricorrenti di presentarsi di tali figure, al di là della loro contestualizzazione. Queste figure sono state nominate e descritte secondo delle strutture formali ricorrenti, in cui le variazioni, nelle reciproche disposizioni, nelle successioni, nelle articolazioni degli edifici, determinano il carattere principale dell'insediamento. Inoltre, pur nel panorama estremamente variegato dell'architettura contemporanea, in cui il discorso dell'immagine avanza e tende a sostituire l'idea del progetto come lento e ragionato processo di costruzione, ci sembra possibile continuare a elaborare considerazioni sui motivi delle forme degli edifici e su quelli delle loro scelte, a cercare caratteri di ricorrenza, certo non più affidati a schemi fissi, "ad una nozione di tipo inteso come sintesi, come un rapporto gerarchico fisso tra le parti. (A questo) si è sostituita una nozione più svagata di tipo, inteso come repertorio di frammenti, disponibili a nuove aggregazioni"(De Poli). Quello che sembra complessivamente evidente è la necessità di ragionare più sulle combinazioni, sugli accostamenti di elementi, di parti, più sulla complessità ripetuta che sulla semplificazione. Per cui la struttura formale su cui vogliamo continuare a ragionare non è semplicemente riconducibile ad uno schema elementare, definito in un unico assetto stabile, è più quel "tipo come principio ordinatore della forma"(Martì C.), che seleziona e dà un ordine agli elementi, e quindi, a seconda dei casi e del punto di vista con cui si scelgono i dati da porre in relazione, ne può variare l'impostazione. L'obiettivo complessivo è quello di fornire spunti concreti di riflessione sulla necessità di realizzare opere di architettura civile che riescano a ridare riconoscibilità e decoro urbano, adeguato ai tempi, a luoghi e territori attualmente "abbandonati". Luoghi in cui si assiste solo alla proliferazione di "contenitori" più o meno informi, sparsi sul territorio con le logiche dell'accessibilità e dell'economia, perdendo di vista una complessiva struttura di luoghi pubblici che sia in grado di caratterizzare le aree insediative e di essere la manifestazione più evidente di una cultura urbana specifica

"Luoghi collettivi. Materiali per il progetto" / Lucci, Rejana. - STAMPA. - (2006).

"Luoghi collettivi. Materiali per il progetto"

LUCCI, REJANA
2006

Abstract

Quali sono i luoghi collettivi che sorgono nei nuovi territori urbani, quelli in cui la gente si raccoglie e che sente come collettivi? E quali devono essere le logiche delle loro localizzazioni, quali le architetture in grado di trasformare le esigenze attuali in forme adeguate? Il libro vuole ragionare, dalla parte dell'architettura, su questo tema centrale per la costruzione della città contemporanea, ricercando procedure e metodi che orientino la progettazione e individuando i "materiali" necessari. Si è prestata attenzione, in particolare, a due momenti che riguardano il processo di costruzione di un luogo collettivo complesso: quello dell'ideazione delle forme insediative e quello della struttura formale degli edifici da cui è costituito, perchè la ragionata disposizione sul suolo, il rapporto con le sue trame e segni, la riconoscibilità e chiarezza degli edifici determinano il carattere e il ruolo che l'insieme può svolgere in relazione al contesto. Nell’ideazione di un sistema insediativo, il legame con il sito, con i suoi segni, le sue tracce, la sua memoria, può essere un modo per fissare gli edifici nelle loro posizioni, rendere necessaria la loro collocazione. E quindi la lettura orientata di un territorio deve tendere ad evidenziare quelle trame e quegli orientamenti, quei punti di riferimento in esso presenti che il progetto può riprendere al suo interno e trasformare in caratteri propri e motivo di alcune delle sue scelte. Ma i modi di disposizione al suolo dei diversi edifici che costituiscono il complesso di uno spazio collettivo, le connessioni che li legano, in pratica le "figure" che la loro collocazione determina non sono unicamente il frutto del rapporto con il contesto: anche in questo caso vi sono dei modi ricorrenti di presentarsi di tali figure, al di là della loro contestualizzazione. Queste figure sono state nominate e descritte secondo delle strutture formali ricorrenti, in cui le variazioni, nelle reciproche disposizioni, nelle successioni, nelle articolazioni degli edifici, determinano il carattere principale dell'insediamento. Inoltre, pur nel panorama estremamente variegato dell'architettura contemporanea, in cui il discorso dell'immagine avanza e tende a sostituire l'idea del progetto come lento e ragionato processo di costruzione, ci sembra possibile continuare a elaborare considerazioni sui motivi delle forme degli edifici e su quelli delle loro scelte, a cercare caratteri di ricorrenza, certo non più affidati a schemi fissi, "ad una nozione di tipo inteso come sintesi, come un rapporto gerarchico fisso tra le parti. (A questo) si è sostituita una nozione più svagata di tipo, inteso come repertorio di frammenti, disponibili a nuove aggregazioni"(De Poli). Quello che sembra complessivamente evidente è la necessità di ragionare più sulle combinazioni, sugli accostamenti di elementi, di parti, più sulla complessità ripetuta che sulla semplificazione. Per cui la struttura formale su cui vogliamo continuare a ragionare non è semplicemente riconducibile ad uno schema elementare, definito in un unico assetto stabile, è più quel "tipo come principio ordinatore della forma"(Martì C.), che seleziona e dà un ordine agli elementi, e quindi, a seconda dei casi e del punto di vista con cui si scelgono i dati da porre in relazione, ne può variare l'impostazione. L'obiettivo complessivo è quello di fornire spunti concreti di riflessione sulla necessità di realizzare opere di architettura civile che riescano a ridare riconoscibilità e decoro urbano, adeguato ai tempi, a luoghi e territori attualmente "abbandonati". Luoghi in cui si assiste solo alla proliferazione di "contenitori" più o meno informi, sparsi sul territorio con le logiche dell'accessibilità e dell'economia, perdendo di vista una complessiva struttura di luoghi pubblici che sia in grado di caratterizzare le aree insediative e di essere la manifestazione più evidente di una cultura urbana specifica
2006
9788878907096
"Luoghi collettivi. Materiali per il progetto" / Lucci, Rejana. - STAMPA. - (2006).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/116063
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