Caso unico in Italia, nelle Due Sicilie l'ordinamento giudiziario riformato dai Napoleonidi fu conservato dai Borbone. La burocratizzazione del corpo giudiziario si svolse così sotto il segno del dialogo tra il modello originario e la sua versione locale. Il libro ricostruisce le vicende dei magistrati passati dai tribunali di diritto comune alla monarchia amministrativa ottocentesca. Ne emergono i tratti peculiari sviluppati dalla magistratura napoletana tra due rivoluzioni, dal complesso rapporto con la sovranità alla concezione della funzione giudiziaria, in costante tensione tra il valore della formazione specialistica e la pressione esercitata da un organico sempre più burocratico. Il modello burocratico di carriera si integra con il localismo dei funzionari-notabili, consentendo di superare la dicotomia capitale-province, in un percorso che dall'età napoleonica prosegue sotto il regime borbonico, nel quadro del processo di state-building della Restaurazione in cui si rilanciano, riformandoli, istituti napoleonici come l'alta formazione per i quadri funzionariali e per la magistratura. La ricerca prende inoltre in considerazione la cultura politica dei giudici borbonici, analizzata attraverso la produzione saggistica e le scelte compiute dai giudici nelle emergenze rivoluzionarie.
Il mestiere di giudice. Magistrati e sistema giuridico tra i francesi e i Borboni (1799-1848) / Castellano, Carolina. - STAMPA. - (2004).
Il mestiere di giudice. Magistrati e sistema giuridico tra i francesi e i Borboni (1799-1848)
CASTELLANO, CAROLINA
2004
Abstract
Caso unico in Italia, nelle Due Sicilie l'ordinamento giudiziario riformato dai Napoleonidi fu conservato dai Borbone. La burocratizzazione del corpo giudiziario si svolse così sotto il segno del dialogo tra il modello originario e la sua versione locale. Il libro ricostruisce le vicende dei magistrati passati dai tribunali di diritto comune alla monarchia amministrativa ottocentesca. Ne emergono i tratti peculiari sviluppati dalla magistratura napoletana tra due rivoluzioni, dal complesso rapporto con la sovranità alla concezione della funzione giudiziaria, in costante tensione tra il valore della formazione specialistica e la pressione esercitata da un organico sempre più burocratico. Il modello burocratico di carriera si integra con il localismo dei funzionari-notabili, consentendo di superare la dicotomia capitale-province, in un percorso che dall'età napoleonica prosegue sotto il regime borbonico, nel quadro del processo di state-building della Restaurazione in cui si rilanciano, riformandoli, istituti napoleonici come l'alta formazione per i quadri funzionariali e per la magistratura. La ricerca prende inoltre in considerazione la cultura politica dei giudici borbonici, analizzata attraverso la produzione saggistica e le scelte compiute dai giudici nelle emergenze rivoluzionarie.File | Dimensione | Formato | |
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