Da tempo è nota l’esistenza del manoscritto di Della Moneta di Ferdinando Galiani, ma esso è stato inspiegabilmente trascurato anche dagli studiosi più attenti. La presenza nel manoscritto di significative varianti si rivela particolarmente utile per chiarire alcuni concetti che nel testo edito appaiono particolarmente oscuri o espressi in estrema sintesi o spesso in forma involuta e che hanno poi dato luogo a interpretazioni radicalmente diverse della teoria del valore galianea. L’interpretazione che fa di Galiani un anticipatore delle teorie dell’utilità marginale è quella più consolidata in letteratura. Meno diffusa è invece la tesi, sostenuta come è noto da Marx, che riconduce la teoria dell’abate napoletano al valore-lavoro. Ugualmente rara è l’opinione di Schumpeter che considera la teoria del valore di Galiani una sintesi tra elementi oggettivi (fatica come valore-lavoro) e soggettivi (utilità). L'analisi del manoscritto Della moneta ci permette di riconoscere che: a. la teoria del valore di Galiani è una sintesi tra il valore-utilità e il valore-lavoro ; b. Galiani non riesce a costruire un ponte tra l’analisi deduttiva delle componenti del valore e la realtà dei prezzi di mercato ; l’aporia teorica in cui s’imbatte l’abate napoletano apre la strada alle successive spiegazioni monocausali del valore fondate o sull’utilità (Turgot) o sul lavoro (Smith), che superano la lunga tradizione scolastica a cui la teoria galianea del valore è direttamente legata.
Un frammento inedito di Ferdinando Galiani sul valore / Patalano, Rosario. - In: RIVISTA ITALIANA DEGLI ECONOMISTI. - ISSN 1593-8662. - STAMPA. - n. 2,:(2005), pp. 115-145..
Un frammento inedito di Ferdinando Galiani sul valore
PATALANO, ROSARIO
2005
Abstract
Da tempo è nota l’esistenza del manoscritto di Della Moneta di Ferdinando Galiani, ma esso è stato inspiegabilmente trascurato anche dagli studiosi più attenti. La presenza nel manoscritto di significative varianti si rivela particolarmente utile per chiarire alcuni concetti che nel testo edito appaiono particolarmente oscuri o espressi in estrema sintesi o spesso in forma involuta e che hanno poi dato luogo a interpretazioni radicalmente diverse della teoria del valore galianea. L’interpretazione che fa di Galiani un anticipatore delle teorie dell’utilità marginale è quella più consolidata in letteratura. Meno diffusa è invece la tesi, sostenuta come è noto da Marx, che riconduce la teoria dell’abate napoletano al valore-lavoro. Ugualmente rara è l’opinione di Schumpeter che considera la teoria del valore di Galiani una sintesi tra elementi oggettivi (fatica come valore-lavoro) e soggettivi (utilità). L'analisi del manoscritto Della moneta ci permette di riconoscere che: a. la teoria del valore di Galiani è una sintesi tra il valore-utilità e il valore-lavoro ; b. Galiani non riesce a costruire un ponte tra l’analisi deduttiva delle componenti del valore e la realtà dei prezzi di mercato ; l’aporia teorica in cui s’imbatte l’abate napoletano apre la strada alle successive spiegazioni monocausali del valore fondate o sull’utilità (Turgot) o sul lavoro (Smith), che superano la lunga tradizione scolastica a cui la teoria galianea del valore è direttamente legata.File | Dimensione | Formato | |
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