Corvino e Multari sono avvezzi a costruire nel costruito: sino ad oggi, sono stati impegnati nel ridisegno di architetture spaginate, di bordi di città inquieti, nel confronto con opere realizzate da maestri. Hanno, di volta in volta, puntato il difficile obiettivo di dare forma a nuovi equilibri, coinvolgendo la città nel progetto di architettura e pur riconoscendo in essa il principale limite alla libertà dell’invenzione lavorano sulla interpretazione di questa condizione, declinando il tema della compresenza e disegnando edifici che stanno nella città. La loro architettura appare discreta, semplice, rasserenante, mai gridata, quieta. E’ disegnata da volumi elementari, materiali dell’etimo comune, da una totale assenza della linea curva, seguendo gli assi cartesiani, attraverso una ricorrente e maniacale cura del dettaglio. Si collocano nello scenario della produzione architettonica contemporanea come professionisti coscienziosi; i loro lavori sono pubblicati sulle più importanti riviste di architettura e in mostre di livello internazionale. Le piazze, l’azienda ospedaliera, i complessi per il tempo libero, la ricerca sull’abitare contemporaneo, il restauro del moderno, raccontano l’evolversi della ricerca architettonica applicata in luoghi dissimili con caratteri ambientali che condizionano fortemente il progetto. I progetti selezionati abitano città con peculiarità diverse: Cosenza, Milano, Napoli, Pontecagnano, Pozzuoli, Casoria, Casagiove, Roma, Sarajevo. www.cronopio.it
Corvino+Multari 1995-2005 / Bonelli, Giulia. - STAMPA. - (2005).
Corvino+Multari 1995-2005
BONELLI, GIULIA
2005
Abstract
Corvino e Multari sono avvezzi a costruire nel costruito: sino ad oggi, sono stati impegnati nel ridisegno di architetture spaginate, di bordi di città inquieti, nel confronto con opere realizzate da maestri. Hanno, di volta in volta, puntato il difficile obiettivo di dare forma a nuovi equilibri, coinvolgendo la città nel progetto di architettura e pur riconoscendo in essa il principale limite alla libertà dell’invenzione lavorano sulla interpretazione di questa condizione, declinando il tema della compresenza e disegnando edifici che stanno nella città. La loro architettura appare discreta, semplice, rasserenante, mai gridata, quieta. E’ disegnata da volumi elementari, materiali dell’etimo comune, da una totale assenza della linea curva, seguendo gli assi cartesiani, attraverso una ricorrente e maniacale cura del dettaglio. Si collocano nello scenario della produzione architettonica contemporanea come professionisti coscienziosi; i loro lavori sono pubblicati sulle più importanti riviste di architettura e in mostre di livello internazionale. Le piazze, l’azienda ospedaliera, i complessi per il tempo libero, la ricerca sull’abitare contemporaneo, il restauro del moderno, raccontano l’evolversi della ricerca architettonica applicata in luoghi dissimili con caratteri ambientali che condizionano fortemente il progetto. I progetti selezionati abitano città con peculiarità diverse: Cosenza, Milano, Napoli, Pontecagnano, Pozzuoli, Casoria, Casagiove, Roma, Sarajevo. www.cronopio.itI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.