L'«incontattabilità» delle società isolate: per un'antropologia dei diritti umani

È possibile stabilire il diritto a non essere contattati per i popoli indigeni più isolati del pianeta? E ​​se sì, quali cambiamenti dovrebbe subire il sistema dei diritti umani per accogliere tale diritto? Questo saggio, affrontando una questione che ha recentemente suscitato nuovi e stimolanti proposte in un convegno svolto presso il Dipartimento di Giurisprudenza della Federico II di Napoli, cerca di evitare di dare per scontata qualsiasi posizione – sia essa teorica, etica, scientifica o politica. Nella consapevolezza che sarebbe un errore addomesticare frettolosamente una richiesta di protezione che, considerate tutte le implicazioni, si dimostra in grado di smuovere alcuni elementi importanti della nostra antropologia giuridica. A partire dalle consuete divisioni tra natura e cultura, fatti e valori, oggetto e soggetto dei diritti.