Politica e vocatio. Le origini calviniane del concetto di vocatio nella filosofia politica di Johannes Althusius

Il presente lavoro si propone di mettere in rilievo come la vocatio costituisca il principio costitutivo della costruzione politica elaborata agli albori della modernità da Johannes Althusius. Come chiamata ad adempiere il volere divino, la vocazione, al pari che in Calvino, si esplica qui nel perfezionamento delle peculiari attitudini ricevute dal Signore, i cui frutti dovranno poi essere condivisi nella comunità. In tal modo, lungi dall’essere una nozione etico-spirituale privata, in Althusius la vocatio diventa criterio giuridico-politico, che ordina la symbiosis e regge la communicatio mutua. Difatti, tramite il pactum symbioticum ogni consociato traduce i doni ricevuti da Dio in servizio al bene comune. Radicato nella matrice calviniana dell’uomo come creatura indigente e sociale, il modello althusiano confi gura la società come un corpus politicum basato sull’unità nella differenza, legittimando le funzioni private e pubbliche e vincolando l’esercizio del potere fi no al diritto-dovere di resistenza. Superando la dicotomia aristotelica oikos/polis, Althusius descrive implicitamente l’esplicarsi della vocazione dalla famiglia alla Respublica, mostrando come ogni forma associativa partecipi di un ordine insieme naturale, provvidenziale e pattizio.