L’inventario del costruito a larga scala è generalmente condotto facendo affidamento su fonti di informazione facilmente reperibili, come ad esempio database basati su dati censuari. Questi ultimi consentono di caratterizzare pochi parametri su gruppi di edifici, quali materiale costruttivo (cemento armato CA, muratura o altro), epoca di costruzione e numero di piani. Molti dei modelli di vulnerabilità esistenti, tuttavia, avrebbero bisogno di ulteriori informazioni sugli edifici, quali ad esempio la tipologia degli orizzontamenti per edifici in muratura, eventuale irregolarità in pianta o elevazione per edifici in CA ecc., per una migliore caratterizzazione della vulnerabilità. La scheda Cartis, recentemente introdotta e sperimentata nell’ambito del Progetto Reluis 2015-2018, consente l’arricchimento delle informazioni sull’edificato con un approccio speditivo basato su un protocollo di intervista. In questo lavoro si valuta l’effetto dell’utilizzo della scheda Cartis sull’inventario del costruito e sulla conseguente stima della vulnerabilità per diversi comuni della regione Campania. Facendo riferimento a set di comuni campione, rappresentativi di assegnate percentuali in termini di popolazione residente in Campania, si valuta lo scarto di vulnerabilità media comunale che si ottiene effettuando l’inventario a partire dai soli dati ISTAT o integrando le informazioni con la scheda Cartis. Si mostra come tale variazione risulti funzione della classe di popolazione del comune e come si pervenga ad una sottostima della vulnerabilità dei comuni più piccoli, con popolazione minore, qualora non si adoperino dati forniti da un inventario integrato. Su tale base, vengono proposti dei fattori di modifica della vulnerabilità da potersi applicare al fine di valutare la vulnerabilità a scala regionale. L’introduzione di pochi parametri aggiuntivi per la caratterizzazione del costruito può avere significativi effetti sulla quantificazione della vulnerabilità e del rischio a scala regionale.

Utilizzo della scheda Cartis per aggiornamento dell’inventario ed effetto sulle stime di vulnerabilità a scala territoriale / Polese, M.; Di Ludovico, M.; Prota, A.; Tocchi, Gabriella; Gaetani d’Aragona, M.. - (2019), pp. 72-84. (Intervento presentato al convegno L'Ingegneria Sismica in Italia tenutosi a Ascoli Piceno nel 15-19 settembre 2019).

Utilizzo della scheda Cartis per aggiornamento dell’inventario ed effetto sulle stime di vulnerabilità a scala territoriale

M. Polese;M. Di Ludovico;A. Prota;TOCCHI, GABRIELLA;M. Gaetani d’Aragona
2019

Abstract

L’inventario del costruito a larga scala è generalmente condotto facendo affidamento su fonti di informazione facilmente reperibili, come ad esempio database basati su dati censuari. Questi ultimi consentono di caratterizzare pochi parametri su gruppi di edifici, quali materiale costruttivo (cemento armato CA, muratura o altro), epoca di costruzione e numero di piani. Molti dei modelli di vulnerabilità esistenti, tuttavia, avrebbero bisogno di ulteriori informazioni sugli edifici, quali ad esempio la tipologia degli orizzontamenti per edifici in muratura, eventuale irregolarità in pianta o elevazione per edifici in CA ecc., per una migliore caratterizzazione della vulnerabilità. La scheda Cartis, recentemente introdotta e sperimentata nell’ambito del Progetto Reluis 2015-2018, consente l’arricchimento delle informazioni sull’edificato con un approccio speditivo basato su un protocollo di intervista. In questo lavoro si valuta l’effetto dell’utilizzo della scheda Cartis sull’inventario del costruito e sulla conseguente stima della vulnerabilità per diversi comuni della regione Campania. Facendo riferimento a set di comuni campione, rappresentativi di assegnate percentuali in termini di popolazione residente in Campania, si valuta lo scarto di vulnerabilità media comunale che si ottiene effettuando l’inventario a partire dai soli dati ISTAT o integrando le informazioni con la scheda Cartis. Si mostra come tale variazione risulti funzione della classe di popolazione del comune e come si pervenga ad una sottostima della vulnerabilità dei comuni più piccoli, con popolazione minore, qualora non si adoperino dati forniti da un inventario integrato. Su tale base, vengono proposti dei fattori di modifica della vulnerabilità da potersi applicare al fine di valutare la vulnerabilità a scala regionale. L’introduzione di pochi parametri aggiuntivi per la caratterizzazione del costruito può avere significativi effetti sulla quantificazione della vulnerabilità e del rischio a scala regionale.
2019
978-88-3339-256-1
Utilizzo della scheda Cartis per aggiornamento dell’inventario ed effetto sulle stime di vulnerabilità a scala territoriale / Polese, M.; Di Ludovico, M.; Prota, A.; Tocchi, Gabriella; Gaetani d’Aragona, M.. - (2019), pp. 72-84. (Intervento presentato al convegno L'Ingegneria Sismica in Italia tenutosi a Ascoli Piceno nel 15-19 settembre 2019).
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