I LIVELLI POSTOPERATORI DI INSULIN-LIKE GROWTH FACTOR 1 RIFLETTONO LA FUNZIONE DEL GRAFT E PREDICONO LA SOPRAVVIVENZA DOPO TRAPIANTO DI FEGATO

Introduzione: La riduzione dei livelli plasmaticici di insulin-like growth factor 1 (IGF-1) è associata con disfunzione epatica e mortalità nei pazienti cirrotici. Poche evidenze sono disponibili circa il ruolo prognostico dell’IGF-1 dopo trapianto di fegato (LT). Metodologia: Su 31 pazienti sottoposti a LT sono stati analizzati i livelli di IGF-1 nel siero prima dell’intervento e a vari intervalli di tempo dopo LT. Sono state analizzate l’influenza del donatore e del ricevente sulla sintesi ormonale, il ruolo prognostico dei livelli di IGF-1 livello sulla sopravvivenza del paziente e la sua correlazione con i test di funzionalità epatica Risultati: Tutti i pazienti hanno mostrato bassi preoperatori IGF-1 (media ± SEM: 29.5 ± 2.1); un significativo aumento di IGF-1 livello plasmatico è stato osservato in 15a giornata dopo LT (102.7 ± 11,7 ng / ml; p <0,0001). Durante il primo anno, I livelli di IGF-1 sono rimasti significativamente più bassi nei pazienti trapiantati con i donatori anziani (> 65 anni) o marginali. È stata trovata una correlazione inversa tra i livelli di IGF-1 e bilirubina sierica al giorno 15 (r = -0,3924 p = 0,0320) e 30 (r = -0,3894 p=0,0368). All'analisi multivariata, la normalizzazione dell’IGF-1 a 15 giorni [Esp (b) = 3,913; p = 0,0484] è stato l'unico fattore prognostico associato ad un aumento di 3 anni del tasso di sopravvivenza. Conclusioni: I livelli di IGF-1 post-LT sono correlati con la qualità del trapianto e riflettono la funzionalità epatica. Il precoce recupero dell’IGF-1 è associato ad un incremento di 3 anni tasso della sopravvivenza dopo LT.