Zelda: Breath of the Wild e Horizon: Zero Dawn, o l’evoluzione del genere adventure. I videogiochi sono ormai assoluti protagonisti dell’industria dell’intrattenimento. Fatturando tra gli ottanta e i cento miliardi di dollari l’anno, a seconda degli analisti (ovvero un giro d’affari pari a quello del cinema e della musica messi insieme), vivono una crescita stabile e costante, grazie al successo di franchise seriali come Assassin’s Creed (2007) o Call of Duty (2003). È quasi impossibile, però, immaginare l’industria del videogame come la conosciamo oggi senza The Legend of Zelda (1986), creatura di Shigeru Miyamoto, a cui si devono anche altri campioni d’incasso planetari in primis Super Mario (1983), ma anche Pikmin (2002) e Star Fox (1993). The Legend of Zelda è il titolo Nintendo che ha letteralmente rivoluzionato il modo di concepire i videogame d’avventura. Questa saga trentennale rappresenta una pietra miliare dell’intero sistema dei media, ridefinendo, nel corso della sua storia, lo scenario videoludico. La struttura open world è forse la caratteristica più importante introdotta con l’avvento di Zelda. Nel momento in cui le limitazioni tecniche delle piattaforme costringevano i giochi stessi a meccaniche semplicistiche, Zelda riesce a immergere il giocatore in un mondo aperto, lasciando piena libertà di esplorazione al giocatore. Libertà: fittizia, illusoria, limitata dai confini intangibili della sceneggiatura.
L'epica tra le rovine della modernità / Chirchiano, Emiliano. - In: QUADERNI D'ALTRI TEMPI. - ISSN 1970-3341. - (2018).
L'epica tra le rovine della modernità
Emiliano Chirchiano
2018
Abstract
Zelda: Breath of the Wild e Horizon: Zero Dawn, o l’evoluzione del genere adventure. I videogiochi sono ormai assoluti protagonisti dell’industria dell’intrattenimento. Fatturando tra gli ottanta e i cento miliardi di dollari l’anno, a seconda degli analisti (ovvero un giro d’affari pari a quello del cinema e della musica messi insieme), vivono una crescita stabile e costante, grazie al successo di franchise seriali come Assassin’s Creed (2007) o Call of Duty (2003). È quasi impossibile, però, immaginare l’industria del videogame come la conosciamo oggi senza The Legend of Zelda (1986), creatura di Shigeru Miyamoto, a cui si devono anche altri campioni d’incasso planetari in primis Super Mario (1983), ma anche Pikmin (2002) e Star Fox (1993). The Legend of Zelda è il titolo Nintendo che ha letteralmente rivoluzionato il modo di concepire i videogame d’avventura. Questa saga trentennale rappresenta una pietra miliare dell’intero sistema dei media, ridefinendo, nel corso della sua storia, lo scenario videoludico. La struttura open world è forse la caratteristica più importante introdotta con l’avvento di Zelda. Nel momento in cui le limitazioni tecniche delle piattaforme costringevano i giochi stessi a meccaniche semplicistiche, Zelda riesce a immergere il giocatore in un mondo aperto, lasciando piena libertà di esplorazione al giocatore. Libertà: fittizia, illusoria, limitata dai confini intangibili della sceneggiatura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.