Il saggio riporta la storia di vita di un femminiello napoletano raccolta all'interno di un singolare incontro etnografico, con l'obiettivo da un lato di riflettere in prospettiva antropologica su narrazione di sé e processi di costruzione dell'identità gender variant a Napoli, dall'altro di ridare voce ai femminielli stessi in maniera più ampia, integrando i discorsi di studiosi e ricercatori, riconnettendo così piani emico ed etico nella ricerca.
Sognavo sempre che aprivo un portone grandissimo. Narrazione di sé e processi di costruzione identitaria gender variant a Napoli / Zito, Eugenio. - (2019), pp. 353-380.
Sognavo sempre che aprivo un portone grandissimo. Narrazione di sé e processi di costruzione identitaria gender variant a Napoli
Eugenio Zito
2019
Abstract
Il saggio riporta la storia di vita di un femminiello napoletano raccolta all'interno di un singolare incontro etnografico, con l'obiettivo da un lato di riflettere in prospettiva antropologica su narrazione di sé e processi di costruzione dell'identità gender variant a Napoli, dall'altro di ridare voce ai femminielli stessi in maniera più ampia, integrando i discorsi di studiosi e ricercatori, riconnettendo così piani emico ed etico nella ricerca.File in questo prodotto:
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