Il centro storico di Napoli, il più esteso d’Europa, patrimonio Unesco dal 1995, è ricchissimo di risorse naturali e antropiche dall’elevato valore economico, che tuttavia non producono, anche a causa di un’immagine esterna penalizzante, flussi di incoming proporzionali al potenziale attrattivo. Il turismo esperienziale, puntando su eredità culturale e innovazione, può far fronte a tali carenze, facilitando la costruzione di capitale sociale e relazionale e stimolando i territori ad una competizione virtuosa. Inquadrandosi in tale prospettiva disciplinare, il contributo propone il caso Vascitour, un progetto turistico alternativo, che prevede, tra l’altro, il pernottamento nei bassi, terranei già icona dell’antica miseria degli strati più emarginati della città. Obiettivo finale è comprendere quale sia l’impatto sul territorio di questo tentativo di promuovere un turismo sostenibile riappropriandosi dei luoghi e delle tradizioni di quella parte di Napoli meno nota e visitata.
Turismo esperenziale nei centri storici. Il caso “Vascitour” a Napoli / Simonetti, Lucia. - (2019), pp. 3021-3027. (Intervento presentato al convegno XXXII Congresso Geografico Italiano. L'apporto della Geografia tra rivoluzioni e riforma. Roma, 7-10 giugno 2017 tenutosi a Roma nel 7-10 giugno 2017).
Turismo esperenziale nei centri storici. Il caso “Vascitour” a Napoli
Simonetti Lucia
2019
Abstract
Il centro storico di Napoli, il più esteso d’Europa, patrimonio Unesco dal 1995, è ricchissimo di risorse naturali e antropiche dall’elevato valore economico, che tuttavia non producono, anche a causa di un’immagine esterna penalizzante, flussi di incoming proporzionali al potenziale attrattivo. Il turismo esperienziale, puntando su eredità culturale e innovazione, può far fronte a tali carenze, facilitando la costruzione di capitale sociale e relazionale e stimolando i territori ad una competizione virtuosa. Inquadrandosi in tale prospettiva disciplinare, il contributo propone il caso Vascitour, un progetto turistico alternativo, che prevede, tra l’altro, il pernottamento nei bassi, terranei già icona dell’antica miseria degli strati più emarginati della città. Obiettivo finale è comprendere quale sia l’impatto sul territorio di questo tentativo di promuovere un turismo sostenibile riappropriandosi dei luoghi e delle tradizioni di quella parte di Napoli meno nota e visitata.File | Dimensione | Formato | |
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