Nel tentativo di costruzione di un’antropologia filosofica in grado di rinnovare il segno della relazione tra corpo e psiche come ordine dinamico-affettivo e sistema di preferenze dell’individuo, Max Scheler aveva fatto ricorso a un’espressione agostiniana, ordo amoris. Il manoscritto scheleriano del 1916, pubblicato dopo la sua morte, reca appunto direttamente il titolo Ordo amoris. Ed è altrettanto noto che, al di là dell’intenzione originaria del filosofo tedesco, la “seconda” lettura del testo è stata spesso indirizzata a individuare i tanti luoghi “agostiniani” di quell’ordine. Tale lettura è quanto meno da rifinire, perché anche al di là dei riferimenti diretti a Pascal, l’Agostino di Scheler sembra coincidere con l’Agostino di Pascal se non addirittura con Pascal stesso.
SCHELER E PASCAL: UNA PRATICA FENOMENOLOGICA TRA ORDO AMORIS E ORDRE DU COEUR / Amodio, Paolo. - 17:(2016), pp. 27-50.
SCHELER E PASCAL: UNA PRATICA FENOMENOLOGICA TRA ORDO AMORIS E ORDRE DU COEUR
AMODIO, PAOLO
2016
Abstract
Nel tentativo di costruzione di un’antropologia filosofica in grado di rinnovare il segno della relazione tra corpo e psiche come ordine dinamico-affettivo e sistema di preferenze dell’individuo, Max Scheler aveva fatto ricorso a un’espressione agostiniana, ordo amoris. Il manoscritto scheleriano del 1916, pubblicato dopo la sua morte, reca appunto direttamente il titolo Ordo amoris. Ed è altrettanto noto che, al di là dell’intenzione originaria del filosofo tedesco, la “seconda” lettura del testo è stata spesso indirizzata a individuare i tanti luoghi “agostiniani” di quell’ordine. Tale lettura è quanto meno da rifinire, perché anche al di là dei riferimenti diretti a Pascal, l’Agostino di Scheler sembra coincidere con l’Agostino di Pascal se non addirittura con Pascal stesso.File | Dimensione | Formato | |
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