Il contributo pone in rilievo l'importanza e l'attualità delle idee urbanistiche di Lamont Young, ingegnere napoletano di origini inglesi, autore di un progetto di linea metropolitana per Napoli che, sul volgere del XIX secolo, avrebbe offerto alla città l'occasione per un nuovo e più idoneo sviluppo urbano, non a macchia d'olio, ma per poli serviti da una rapida rete di collegamento su ferro. La previsione di nuovi rioni collinari e, soprattutto, la destinazione dell'area di Bagnoli ad insediamento residenziale e polo terziario, con impianti culturali e di svago, alberghi, stabilimenti termali e balneari, un palazzo per esposizioni e un giardino zoologico, avrebbe offerto alla città un'alternativa ben più adeguata rispetto alla successiva scelta di collocare il polo siderurgico dell'Ilva e, poi, dell'Italsider, in uno dei luoghi più belli della penisola. L'attualità della proposta, analizzata da Buccaro anche sulla base dei lunghi anni di collaborazione con Giancarlo Alisio - autore della più completa monografia su Young - meriterebbe oggi una più seria attenzione nel contesto del dibattito sul futuro dell'area occidentale. Nel testo si descrivono poi le architetture più significative concepite dall'ingegnere, che tuttora rappresentano esempi di grande interesse dell'architettura eclettica a Napoli - il Castello Aselmeyer, l'Istituto Grenoble, la Villa Curcio, la Villa Ebe - richiedendo in molti casi improcrastinabili interventi di restauro e valorizzazione.
Architettura e urbanistica di Lamont Young: ragioni e attualità di un'idea di città / Buccaro, Alfredo. - (2016), pp. 17-29.
Architettura e urbanistica di Lamont Young: ragioni e attualità di un'idea di città
BUCCARO, ALFREDO
2016
Abstract
Il contributo pone in rilievo l'importanza e l'attualità delle idee urbanistiche di Lamont Young, ingegnere napoletano di origini inglesi, autore di un progetto di linea metropolitana per Napoli che, sul volgere del XIX secolo, avrebbe offerto alla città l'occasione per un nuovo e più idoneo sviluppo urbano, non a macchia d'olio, ma per poli serviti da una rapida rete di collegamento su ferro. La previsione di nuovi rioni collinari e, soprattutto, la destinazione dell'area di Bagnoli ad insediamento residenziale e polo terziario, con impianti culturali e di svago, alberghi, stabilimenti termali e balneari, un palazzo per esposizioni e un giardino zoologico, avrebbe offerto alla città un'alternativa ben più adeguata rispetto alla successiva scelta di collocare il polo siderurgico dell'Ilva e, poi, dell'Italsider, in uno dei luoghi più belli della penisola. L'attualità della proposta, analizzata da Buccaro anche sulla base dei lunghi anni di collaborazione con Giancarlo Alisio - autore della più completa monografia su Young - meriterebbe oggi una più seria attenzione nel contesto del dibattito sul futuro dell'area occidentale. Nel testo si descrivono poi le architetture più significative concepite dall'ingegnere, che tuttora rappresentano esempi di grande interesse dell'architettura eclettica a Napoli - il Castello Aselmeyer, l'Istituto Grenoble, la Villa Curcio, la Villa Ebe - richiedendo in molti casi improcrastinabili interventi di restauro e valorizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.