Una sperimentazione didattica unica nel suo genere perché tiene insieme saperi vissuti di regola come realtà distanti: quello giuridico e quello tecnico. L’idea, non è quella di presentare un tema da due diversi angoli prospettici, ma di studiare insieme, un ingegnere e un giurista, un tema per poi proporne il risultato ai nostri studenti, dottorandi e colleghi, ma anche a chi altro vorrà. Ecco un esempio sintomatico del metodo scelto: il primo lunedì sarà dedicato alle libertà digitali in tempo di terrorismo, tema sul quale alcuni di noi sono già intervenuti in consessi scientifici nazionali e internazionali. Qui la questione per un giurista è quanto debba arretrare la difesa di un diritto fondamentale e quanto avanzare il bisogno di protezione contro una minaccia concreta e seria di un evento terroristico. Le misure adottate a livello europeo - dal nostro D.l. n.7/2015 alla Loi francese n. 1501 /2015, passando per la proposta di Direttiva n. 625/2015 de PE e del Consiglio - asciugano irragionevolmente le libertà perché arrivano a bloccare i siti in odore di terrorismo o a rimuovere i contenuti illeciti senza neanche un ordine di arresto o pulizia impartito da un giudice, ma da un’autorità amministrativa. A questa severità di limite imposto alla libertà di espressione, rispettivamente del titolare del sito e del navigante, corrisponde un rimedio tecnico sostanzialmente inefficace se l’obiettivo è rendere inaccessibile il contenuto a chiunque. Infatti, siccome la misura deve passare attraverso il server del ISP nazionale, basterà un meccanismo di server proxy per aggirare tale divieto. Quindi, una severità in punto di diritto che non va a buon fine in punto di fatto. Da qui alcune domande. Ne anticipo solo due: perché le law of fear sono pensate svincolate dalla pratica conseguibilità dell’obiettivo sperato? Perché si affronta il terrorismo come se fosse una questione di casa nostra, anche se la Tecnica e Internet sono mezzi e ambiti a vocazione universale? Quanto alla forma di questi incontri, una sola parola: destrutturata. Due brevi rapporti della coppia, ingegnere-giurista, che ha la responsabilità dell’iniziativa scientifica di quel dato lunedì, sui quali si intersecheranno e confonderanno gli interventi di chi vorrà prendere la parola. Avremo un moderatore per consentire uno spazio di pensiero a tutti. E infine la registrazione per fare memoria del lavoro fatto.

Organizzazione de "I Lunedì di Ermes: Dialoghi fra giuristi e ingegneri intorno ai media" - 9 maggio 2016: "Diritto e tecnica: una misura di equilibrio tra le libertà fondamentali e la sicurezza?" / DE MINICO, Giovanna. - (2016).

Organizzazione de "I Lunedì di Ermes: Dialoghi fra giuristi e ingegneri intorno ai media" - 9 maggio 2016: "Diritto e tecnica: una misura di equilibrio tra le libertà fondamentali e la sicurezza?"

DE MINICO, GIOVANNA
2016

Abstract

Una sperimentazione didattica unica nel suo genere perché tiene insieme saperi vissuti di regola come realtà distanti: quello giuridico e quello tecnico. L’idea, non è quella di presentare un tema da due diversi angoli prospettici, ma di studiare insieme, un ingegnere e un giurista, un tema per poi proporne il risultato ai nostri studenti, dottorandi e colleghi, ma anche a chi altro vorrà. Ecco un esempio sintomatico del metodo scelto: il primo lunedì sarà dedicato alle libertà digitali in tempo di terrorismo, tema sul quale alcuni di noi sono già intervenuti in consessi scientifici nazionali e internazionali. Qui la questione per un giurista è quanto debba arretrare la difesa di un diritto fondamentale e quanto avanzare il bisogno di protezione contro una minaccia concreta e seria di un evento terroristico. Le misure adottate a livello europeo - dal nostro D.l. n.7/2015 alla Loi francese n. 1501 /2015, passando per la proposta di Direttiva n. 625/2015 de PE e del Consiglio - asciugano irragionevolmente le libertà perché arrivano a bloccare i siti in odore di terrorismo o a rimuovere i contenuti illeciti senza neanche un ordine di arresto o pulizia impartito da un giudice, ma da un’autorità amministrativa. A questa severità di limite imposto alla libertà di espressione, rispettivamente del titolare del sito e del navigante, corrisponde un rimedio tecnico sostanzialmente inefficace se l’obiettivo è rendere inaccessibile il contenuto a chiunque. Infatti, siccome la misura deve passare attraverso il server del ISP nazionale, basterà un meccanismo di server proxy per aggirare tale divieto. Quindi, una severità in punto di diritto che non va a buon fine in punto di fatto. Da qui alcune domande. Ne anticipo solo due: perché le law of fear sono pensate svincolate dalla pratica conseguibilità dell’obiettivo sperato? Perché si affronta il terrorismo come se fosse una questione di casa nostra, anche se la Tecnica e Internet sono mezzi e ambiti a vocazione universale? Quanto alla forma di questi incontri, una sola parola: destrutturata. Due brevi rapporti della coppia, ingegnere-giurista, che ha la responsabilità dell’iniziativa scientifica di quel dato lunedì, sui quali si intersecheranno e confonderanno gli interventi di chi vorrà prendere la parola. Avremo un moderatore per consentire uno spazio di pensiero a tutti. E infine la registrazione per fare memoria del lavoro fatto.
2016
Organizzazione de "I Lunedì di Ermes: Dialoghi fra giuristi e ingegneri intorno ai media" - 9 maggio 2016: "Diritto e tecnica: una misura di equilibrio tra le libertà fondamentali e la sicurezza?" / DE MINICO, Giovanna. - (2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/633601
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