Nell'accertamento processuale di fattispecie omissive improprie il punto di crisi è da rinvenirsi nell'imputazione del concreto evento lesivo alla condotta di un soggetto, dovendo il giudice stabilire se la condotta sia raffiguratile come condizione necessaria, attraverso un giudizio di rilevanza causale, orientato da parametri non indeterminati, né determinabili in virtù del libero apprezzamento. Il nesso di causalità non può essere accertato con criteri valutativi diversi da quelli applicati per gli altri elementi costitutivi del reato; per pronunciare una condanna sono necessarie le prove, che possono essere anche indiziarie e logiche, ma in questo caso il terreno dell'accertamento è alquanto accidentato.
L'accertamento processuale della causalità omissiva e la prova logica del fatto ai limiti dell'accusatorietà / Iasevoli, Clelia. - In: CRITICA DEL DIRITTO. - ISSN 1824-4564. - n. 4(2014), pp. 383-408.
L'accertamento processuale della causalità omissiva e la prova logica del fatto ai limiti dell'accusatorietà
IASEVOLI, CLELIA
2014
Abstract
Nell'accertamento processuale di fattispecie omissive improprie il punto di crisi è da rinvenirsi nell'imputazione del concreto evento lesivo alla condotta di un soggetto, dovendo il giudice stabilire se la condotta sia raffiguratile come condizione necessaria, attraverso un giudizio di rilevanza causale, orientato da parametri non indeterminati, né determinabili in virtù del libero apprezzamento. Il nesso di causalità non può essere accertato con criteri valutativi diversi da quelli applicati per gli altri elementi costitutivi del reato; per pronunciare una condanna sono necessarie le prove, che possono essere anche indiziarie e logiche, ma in questo caso il terreno dell'accertamento è alquanto accidentato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.