L’interpretazione dell’opera nel suo nuovo contesto, il suo significato rispetto al senso che l’antico evoca nel presente, unitamente alla scelta di tecniche e strumenti di progetto capaci di produrre differenze nel conferire all’esistente, riconosciuto e fatto proprio, il segno di una nuova identità, rappresenta il nodo centrale attorno a cui l’intervento prende forma, si costruisce. Più che di ricostruzione è giusto dunque parlare di costruzione in senso più ampio, in quanto costruire nella città è un atto critico che rifonda la realtà, così modificata dall’intervento architettonico. Esiste una dimensione creatrice delle rovine: la rovina di una costruzione produce il fascino di un “immaginario architettonico”, perché mostra che nella distruzione dell’opera sono cresciute altre forze e altre forme, quelle della natura, per cui un’opera dell’uomo viene percepita come se fosse un prodotto della natura . L’architetto può creativamente servirsi della “muta eloquenza” delle rovine in funzione di una continuità che deriva direttamente dal passato.
Ri-costruire la rovina, re-interpretare il frammento / Bruni, Francesca. - (2015), pp. 15-20.
Ri-costruire la rovina, re-interpretare il frammento
BRUNI, FRANCESCA
2015
Abstract
L’interpretazione dell’opera nel suo nuovo contesto, il suo significato rispetto al senso che l’antico evoca nel presente, unitamente alla scelta di tecniche e strumenti di progetto capaci di produrre differenze nel conferire all’esistente, riconosciuto e fatto proprio, il segno di una nuova identità, rappresenta il nodo centrale attorno a cui l’intervento prende forma, si costruisce. Più che di ricostruzione è giusto dunque parlare di costruzione in senso più ampio, in quanto costruire nella città è un atto critico che rifonda la realtà, così modificata dall’intervento architettonico. Esiste una dimensione creatrice delle rovine: la rovina di una costruzione produce il fascino di un “immaginario architettonico”, perché mostra che nella distruzione dell’opera sono cresciute altre forze e altre forme, quelle della natura, per cui un’opera dell’uomo viene percepita come se fosse un prodotto della natura . L’architetto può creativamente servirsi della “muta eloquenza” delle rovine in funzione di una continuità che deriva direttamente dal passato.File | Dimensione | Formato | |
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