Nel dibattito sulle problematiche dello sviluppo capitalistico italiano, le piccole e medie imprese sono state percepite inizialmente come un fenomeno socioeconomico residuale. E’ con la scoperta della cosiddetta Terza Italia che il modello distrettuale ottiene la sua piena affermazione. Dagli anni novanta ad oggi, il ruolo delle piccole e medie imprese per la crescita economica e la coesione sociale è stato sensibilmente rivalutato e riconosciuto, anche per il sostegno avuto dall’Unione Europea. La concentrazione spaziale, la specializzazione settoriale e le modalità di funzionamento da cui risultano caratterizzate rinviano ad una peculiare combinazione di forme di regolazione, dove le dimensioni del mercato, dell’azione pubblica e le forme di reciprocità e cooperazione danno vita a peculiari strategie organizzative e competitive. Nello scenario attuale, come dimostrato da studi ed analisi realizzati di recente, nel caso italiano si sta affermando un nuovo “dualismo” funzionale. Al centro dell’interesse vi sono principalmente le medie imprese innovative che, indipendentemente dai territori di appartenenza, dimostrano di avere delle performance positive in termini di esportazioni, mentre altre stentano sempre di più nelle sfide della competizione. Allo stesso modo, viene evidenziato come si stia determinando una distanza crescente tra regioni e territori più attrezzati a sostenere la globalizzazione ed altri sempre più marginali nella creazione e nelle catene del valore.

L’impresa come istituzione sociale / DE VIVO, Paola. - (2015). (Intervento presentato al convegno La regolazione sociale delle economie territoriali: risorse e vincoli nella costruzione di strategie innovative per le PMI tenutosi a Dipartimento di Scienze Politiche nel 12 Novembre 2015).

L’impresa come istituzione sociale

DE VIVO, PAOLA
2015

Abstract

Nel dibattito sulle problematiche dello sviluppo capitalistico italiano, le piccole e medie imprese sono state percepite inizialmente come un fenomeno socioeconomico residuale. E’ con la scoperta della cosiddetta Terza Italia che il modello distrettuale ottiene la sua piena affermazione. Dagli anni novanta ad oggi, il ruolo delle piccole e medie imprese per la crescita economica e la coesione sociale è stato sensibilmente rivalutato e riconosciuto, anche per il sostegno avuto dall’Unione Europea. La concentrazione spaziale, la specializzazione settoriale e le modalità di funzionamento da cui risultano caratterizzate rinviano ad una peculiare combinazione di forme di regolazione, dove le dimensioni del mercato, dell’azione pubblica e le forme di reciprocità e cooperazione danno vita a peculiari strategie organizzative e competitive. Nello scenario attuale, come dimostrato da studi ed analisi realizzati di recente, nel caso italiano si sta affermando un nuovo “dualismo” funzionale. Al centro dell’interesse vi sono principalmente le medie imprese innovative che, indipendentemente dai territori di appartenenza, dimostrano di avere delle performance positive in termini di esportazioni, mentre altre stentano sempre di più nelle sfide della competizione. Allo stesso modo, viene evidenziato come si stia determinando una distanza crescente tra regioni e territori più attrezzati a sostenere la globalizzazione ed altri sempre più marginali nella creazione e nelle catene del valore.
2015
L’impresa come istituzione sociale / DE VIVO, Paola. - (2015). (Intervento presentato al convegno La regolazione sociale delle economie territoriali: risorse e vincoli nella costruzione di strategie innovative per le PMI tenutosi a Dipartimento di Scienze Politiche nel 12 Novembre 2015).
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