Manutenibilità

In Italia esiste ancora uno scollamento tra gli esiti di una rinnovata cultura manutentiva, recepiti dalla normativa tecnica e (in parte) dalla legislazione delle opere pubbliche, e le condizioni di degrado in cui ancora versa l’edilizia residenziale pubblica. La recente crisi economica ha solo aggravato una situazione già difficile. Il problema riguarda il patrimonio ancora gestito da Enti ma coinvolge anche quei beni alienati, oggi di proprietà privata per i quali non è stata ancora individuata una efficace strategia gestionale. In risposta alle pressanti istanze ambientali, la rigenerazione del Social Housing richiede progetti attenti a garantire il mantenimento nel tempo di adeguati livelli di qualità e di comfort abitativo . In questo contesto la manutenibilità, al pari dell’efficienza energetica e della eco-compatibilità dei materiali, diviene requisito prioritario per la sostenibilità del progetto sul patrimonio costruito. Un’azione preventiva che consente di intervenire sull’architettura con operazioni prevedibili o meno, ma comunque necessarie a ristabilire quella condizione di equilibrio del sistema (edilizio, ambientale, spaziale,..) adeguata alle esigenze mutevoli di una realtà in divenire.