Dei numerosi testi che le cancellerie italiane del Tardo medioevo e della prima età moderna produssero a corredo dell’attività diplomatica è qui presentata una tipologia di grande interesse ai fini della formazione di un modello di ambasciatore: il memoriale o ricordo. A Napoli, i memoriali scritti da Diomede Carafa, ispirati all’empirismo e alla contingenza e sovrapponibili a quelli diretti ai principi e al cortigiano, toccano questioni come la rappresentanza, l’obbedienza al principe, il rapporto tra l’esperienza e l’imponderabilità delle circostanze. Nel mondo comunale toscano la riflessione politica e la coscienza comune riconoscevano la funzione fondamentale svolta dall’ambasciatore e ne sottolineavano la dignità della figura. Le istruzioni e i ricordi prodotti dalla cancelleria fiorentina fissarono una serie di norme comportamentali. Nell’ambito di questa tradizione vanno inquadrati i contributi di Machiavelli e Guicciardini.
Per un ritratto del buon ambasciatore: regole di comportamento e profilo dell’inviato negli scritti di Diomede Carafa, Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini / Figliuolo, Bruno; Senatore, Francesco. - (2015), pp. 163-185.
Per un ritratto del buon ambasciatore: regole di comportamento e profilo dell’inviato negli scritti di Diomede Carafa, Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini
SENATORE, FRANCESCO
2015
Abstract
Dei numerosi testi che le cancellerie italiane del Tardo medioevo e della prima età moderna produssero a corredo dell’attività diplomatica è qui presentata una tipologia di grande interesse ai fini della formazione di un modello di ambasciatore: il memoriale o ricordo. A Napoli, i memoriali scritti da Diomede Carafa, ispirati all’empirismo e alla contingenza e sovrapponibili a quelli diretti ai principi e al cortigiano, toccano questioni come la rappresentanza, l’obbedienza al principe, il rapporto tra l’esperienza e l’imponderabilità delle circostanze. Nel mondo comunale toscano la riflessione politica e la coscienza comune riconoscevano la funzione fondamentale svolta dall’ambasciatore e ne sottolineavano la dignità della figura. Le istruzioni e i ricordi prodotti dalla cancelleria fiorentina fissarono una serie di norme comportamentali. Nell’ambito di questa tradizione vanno inquadrati i contributi di Machiavelli e Guicciardini.File | Dimensione | Formato | |
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