Concepita a fine anni Trenta, prima ancora che come Esposizione con cadenza rituale, come concretizzazione fisica di un’espansione coloniale che, illusoriamente, si immaginava durevole nel tempo, la Mostra delle Terre d’Oltremare a Napoli viene progettata come una sorta di città di fondazione, nell’ambito di una visione urbanistica segnata da molte analogie e da altrettante differenze rispetto a quella, coeva e parallela, dell’E42. Esito di un piano che coniugava memorie storicistiche e concetti moderni, la Mostra d’Oltremare doveva essere il centro storico, protetto dal traffico ma permeabile, di un nuovo ampio quartiere fieristico e residenziale, nell’ambito di un programma drasticamente interrotto dalla guerra. Ricostruita dopo i danni della guerra, ridimensionata e orientata a nuove finalità, la Mostra si trova negli anni cinquanta a confermare la sua vocazione di imprescindibile catalizzatore della crescita urbana, ma in un quadro molto differente, segnato da un diverso ruolo di pubblico e privato, e da una nuova domanda di alloggi. Sulla base di nuove ricerche e nuove acquisizioni, la relazione intende presentare il rapporto creatosi nei decenni tra la struttura espositiva e il suo importante intorno urbano.

La Mostra d'Oltremare / Mangone, Fabio. - In: STORIA DELL'URBANISTICA. - ISSN 2035-8733. - 1:6/2014(2014), pp. 205-219.

La Mostra d'Oltremare

MANGONE, FABIO
2014

Abstract

Concepita a fine anni Trenta, prima ancora che come Esposizione con cadenza rituale, come concretizzazione fisica di un’espansione coloniale che, illusoriamente, si immaginava durevole nel tempo, la Mostra delle Terre d’Oltremare a Napoli viene progettata come una sorta di città di fondazione, nell’ambito di una visione urbanistica segnata da molte analogie e da altrettante differenze rispetto a quella, coeva e parallela, dell’E42. Esito di un piano che coniugava memorie storicistiche e concetti moderni, la Mostra d’Oltremare doveva essere il centro storico, protetto dal traffico ma permeabile, di un nuovo ampio quartiere fieristico e residenziale, nell’ambito di un programma drasticamente interrotto dalla guerra. Ricostruita dopo i danni della guerra, ridimensionata e orientata a nuove finalità, la Mostra si trova negli anni cinquanta a confermare la sua vocazione di imprescindibile catalizzatore della crescita urbana, ma in un quadro molto differente, segnato da un diverso ruolo di pubblico e privato, e da una nuova domanda di alloggi. Sulla base di nuove ricerche e nuove acquisizioni, la relazione intende presentare il rapporto creatosi nei decenni tra la struttura espositiva e il suo importante intorno urbano.
2014
La Mostra d'Oltremare / Mangone, Fabio. - In: STORIA DELL'URBANISTICA. - ISSN 2035-8733. - 1:6/2014(2014), pp. 205-219.
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