La crisi economica ha causato una forte instabilità in tutto il mondo con conseguente perdita di posti di lavoro. Il modello di impresa cooperativa è strutturato su meccanismi di governance in cui assume rilevanza la qualità sociale nel rapporto capitale-lavoro e ciò spinge i titolari di una cooperativa a cercare di continuare a garantire il fatturato sul mercato e conservare i posti di lavoro, piuttosto che massimizzare solamente il profitto, come accade nelle imprese capitalistiche. L’analisi dei dati rilevati dallo studio delle imprese cooperative in Spagna, Francia ed Italia conferma tale intuizione. Più in generale, ciò che emerge dall’analisi dei dati è una forte capacità di resilienza della cooperazione, ovvero un’attitudine a resistere in condizioni di crisi tendenzialmente superiore rispetto a quella dimostrata dalle altre forme di impresa e che, in particolare, si manifesta nell’abilità di mantenere i livelli di occupazione, così come pure ad adattarsi alle nuove condizioni imposte dal perdurare della crisi. La spiegazione di tale fenomeno si ritiene sia da attribuirsi alla funzione obiettivo di tale tipologia di impresa che è duplice, economica e sociale, e, a seconda della fase della congiuntura economica, vede il prevalere dell’una o dell’altra. Nel lavoro si delinea un modello teorico dell’impresa cooperativa in cui si modificano gli obiettivi da essa perseguiti a seconda del momento economico nel quale l’impresa si trova ad operare, per comprendere se e in che misura il modello di organizzazione della produzione cooperativo possa costituire un elemento strategico nei momenti di difficoltà economica.

CRISI ECONOMICA E RESILIENZA NEL MODELLO COOPERATIVO / Albanese, Marina. - (2015). (Intervento presentato al convegno RESILIENZA. EVOLUZIONE DI UN CONCETTO E PROSPETTIVE DI RICERCA tenutosi a UNIVERSITA' DI NAPOLI nel 29-30 GIUGNO 2015).

CRISI ECONOMICA E RESILIENZA NEL MODELLO COOPERATIVO

ALBANESE, MARINA
2015

Abstract

La crisi economica ha causato una forte instabilità in tutto il mondo con conseguente perdita di posti di lavoro. Il modello di impresa cooperativa è strutturato su meccanismi di governance in cui assume rilevanza la qualità sociale nel rapporto capitale-lavoro e ciò spinge i titolari di una cooperativa a cercare di continuare a garantire il fatturato sul mercato e conservare i posti di lavoro, piuttosto che massimizzare solamente il profitto, come accade nelle imprese capitalistiche. L’analisi dei dati rilevati dallo studio delle imprese cooperative in Spagna, Francia ed Italia conferma tale intuizione. Più in generale, ciò che emerge dall’analisi dei dati è una forte capacità di resilienza della cooperazione, ovvero un’attitudine a resistere in condizioni di crisi tendenzialmente superiore rispetto a quella dimostrata dalle altre forme di impresa e che, in particolare, si manifesta nell’abilità di mantenere i livelli di occupazione, così come pure ad adattarsi alle nuove condizioni imposte dal perdurare della crisi. La spiegazione di tale fenomeno si ritiene sia da attribuirsi alla funzione obiettivo di tale tipologia di impresa che è duplice, economica e sociale, e, a seconda della fase della congiuntura economica, vede il prevalere dell’una o dell’altra. Nel lavoro si delinea un modello teorico dell’impresa cooperativa in cui si modificano gli obiettivi da essa perseguiti a seconda del momento economico nel quale l’impresa si trova ad operare, per comprendere se e in che misura il modello di organizzazione della produzione cooperativo possa costituire un elemento strategico nei momenti di difficoltà economica.
2015
CRISI ECONOMICA E RESILIENZA NEL MODELLO COOPERATIVO / Albanese, Marina. - (2015). (Intervento presentato al convegno RESILIENZA. EVOLUZIONE DI UN CONCETTO E PROSPETTIVE DI RICERCA tenutosi a UNIVERSITA' DI NAPOLI nel 29-30 GIUGNO 2015).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/610312
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact