La guerra è un tema-limite per la letteratura, che infatti vi si è misurata sin dalla fondazione, con l’Iliade, i poemi indiani, le vicende israelitiche narrate nel Vecchio Testamento. Questo carattere ha due aspetti principali: il fatto che si tratta di un evento complesso; il fatto che questo evento debba essere presentato nella sua interezza perché se ne possa comprendere lo sviluppo e l’esito. Al paradigma classico, che rappresenta la guerra dall’alto o come privilegio dell’eroe, la modernità ha affiancato un altro modello, che prevede un’assunzione diretta del punto di vista da parte del personaggio, il quale è chiamato alla ricostruzione dell’evento cui ha partecipato. L’esempio di Stendhal, capostipite di una tradizione otto-novecentesca di rifiuto nei confronti del racconto totalizzamnte del racconto bellico, si può meglio comprendere recuperando la tradizione umoristica, alla cui origine europea vi è il Tristram Shandy di Laurence Sterne. A partire dal classico testo britannico, lo studio ricostruisce alcune tappe della forma moderna di racconto della guerra, che per statuto sfida la narrazione romanzesca (intesa come racconto completo, onnicomprensivo dell’evento), modificandola in profondità. L’ultima tappa di questo percorso attraversa la riglessione di Sebald sui rapporti tra guerra aerea (Luftkrieg) e letteratura, dai quali si evince che la natura del trauma, e del racconto del trauma è innanzitutto il suo ripresentarsi coi caratteri della vividezza.

Ciò che ritorna. La forma del romanzo alla prova della guerra / Alfano, Giancarlo. - In: INTERSEZIONI. - ISSN 0393-2451. - XXVII:(2007), pp. 23-39.

Ciò che ritorna. La forma del romanzo alla prova della guerra

ALFANO, GIANCARLO
2007

Abstract

La guerra è un tema-limite per la letteratura, che infatti vi si è misurata sin dalla fondazione, con l’Iliade, i poemi indiani, le vicende israelitiche narrate nel Vecchio Testamento. Questo carattere ha due aspetti principali: il fatto che si tratta di un evento complesso; il fatto che questo evento debba essere presentato nella sua interezza perché se ne possa comprendere lo sviluppo e l’esito. Al paradigma classico, che rappresenta la guerra dall’alto o come privilegio dell’eroe, la modernità ha affiancato un altro modello, che prevede un’assunzione diretta del punto di vista da parte del personaggio, il quale è chiamato alla ricostruzione dell’evento cui ha partecipato. L’esempio di Stendhal, capostipite di una tradizione otto-novecentesca di rifiuto nei confronti del racconto totalizzamnte del racconto bellico, si può meglio comprendere recuperando la tradizione umoristica, alla cui origine europea vi è il Tristram Shandy di Laurence Sterne. A partire dal classico testo britannico, lo studio ricostruisce alcune tappe della forma moderna di racconto della guerra, che per statuto sfida la narrazione romanzesca (intesa come racconto completo, onnicomprensivo dell’evento), modificandola in profondità. L’ultima tappa di questo percorso attraversa la riglessione di Sebald sui rapporti tra guerra aerea (Luftkrieg) e letteratura, dai quali si evince che la natura del trauma, e del racconto del trauma è innanzitutto il suo ripresentarsi coi caratteri della vividezza.
2007
Ciò che ritorna. La forma del romanzo alla prova della guerra / Alfano, Giancarlo. - In: INTERSEZIONI. - ISSN 0393-2451. - XXVII:(2007), pp. 23-39.
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