Il tema trattato nella sperimentazione progettuale architettonica svolta negli anni 2012-2013 sul territorio di Ercolano è la rigenerazione urbana e la riqualificazione ambientale degli spazi degradati della città per interventi di housing sociale, di attrezzature pubbliche e spazi collettivi. La base di partenza scientifica è costituita dal concetto di consumo di suolo zero per la realizzazione di opere pubbliche e private in un territorio già densamente popolato ed urbanizzato e ad alto rischio vulcanico, sismico e bradisismico permanente. La perdita di risorse naturali come il suolo rappresenta una delle grandi sfide ambientali per l'Europa d'oggi. L'alleggerimento della densità edilizia ed abitativa auspicato dalle leggi di prevenzione del rischio vulcanico implica l'attivazione di processi e Programmi Integrati Urbani. È quindi ora che il consumo di suolo zero diventi un'aspirazione condivisa in piena collaborazione tra tutte le autorità pubbliche competenti, non solo dei dipartimenti preposti alla pianificazione e alle questioni ambientali ma anche, e in particolare, di quegli Enti governativi come Comuni, Province e Regioni, che gestiscono il territorio. La natura, la terra, l'acqua non sono risorse infinite. Il paese è gravemente colpito dal dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l'agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città sembrano destinate alla definitiva omologazione e globalizzazione del linguaggio e delle soluzioni previste per l'architettura. La finalità dei Programmi Integrati Urbani sarà sia la protezione dell'ambiente naturale che la messa in sicurezza dell'edificato storico e di interesse artistico e la rottamazione dell'edilizia degradata e abbandonata anche di recente costruzione. La città di Ercolano rappresenta il migliore esempio, dal punto di vista di sperimentazione dei programmi europei di riqualificazione e di rigenerazione urbana, essendo stata oggetto degli interventi realizzati del Programma Urban a partire dal 2000 e del Programma PIU Europa a partire dal 2009 con progetti in parte conclusi e in parte in corso d'opera. Nell'ambito della programmazione dei fondi strutturali comunitari, il Programma URBAN è l'iniziativa del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) a favore dello sviluppo sostenibile di città e quartieri in crisi dell'Unione Europea. Ad oggi, sono stati finanziati due Programmi d'Iniziativa Comunitaria URBAN: Urban I (1994-1999), Urban II (2000-2006) e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel rispetto delle procedure, modalità e normative comunitarie e nazionali ha finanziato l'iniziativa Urban Italia (Legge 388/2000 art. 145 comma 86). Nei tre programmi, le problematiche delle aree urbane sono state affrontate con un approccio integrato che prevede la realizzazione di interventi tali da attivare sia la promozione dello sviluppo economico e occupazionale locale sia la crescita e l'integrazione sociale delle fasce più deboli ed emarginate della popolazione residente nell'area di intervento. Le risorse finanziarie disponibili sono concentrate in aree ristrette, ben delimitate e su interventi aventi un carattere innovativo. Lo sforzo e l'impegno devono, però, essere corali e, per ottenere un risultato vantaggioso, è necessario che siano sostenuti da un quadro normativo di riferimento adeguato. Sarà anche compito della filiera delle costruzioni contribuire a innovare sul fronte della progettazione e costruzione di edifici; l'attenzione sul prodotto edilizio deve costituire il punto d'incontro dell'attività d'impresa e deve favorire il rilancio delle costruzioni sia nel mercato pubblico che privato.

Città e siti archeologici: rigenerazione urbana, housing e attrezzature pubbliche a Ercolano / Buondonno, Emma. - 1:(2014), pp. 1-48.

Città e siti archeologici: rigenerazione urbana, housing e attrezzature pubbliche a Ercolano.

BUONDONNO, EMMA
2014

Abstract

Il tema trattato nella sperimentazione progettuale architettonica svolta negli anni 2012-2013 sul territorio di Ercolano è la rigenerazione urbana e la riqualificazione ambientale degli spazi degradati della città per interventi di housing sociale, di attrezzature pubbliche e spazi collettivi. La base di partenza scientifica è costituita dal concetto di consumo di suolo zero per la realizzazione di opere pubbliche e private in un territorio già densamente popolato ed urbanizzato e ad alto rischio vulcanico, sismico e bradisismico permanente. La perdita di risorse naturali come il suolo rappresenta una delle grandi sfide ambientali per l'Europa d'oggi. L'alleggerimento della densità edilizia ed abitativa auspicato dalle leggi di prevenzione del rischio vulcanico implica l'attivazione di processi e Programmi Integrati Urbani. È quindi ora che il consumo di suolo zero diventi un'aspirazione condivisa in piena collaborazione tra tutte le autorità pubbliche competenti, non solo dei dipartimenti preposti alla pianificazione e alle questioni ambientali ma anche, e in particolare, di quegli Enti governativi come Comuni, Province e Regioni, che gestiscono il territorio. La natura, la terra, l'acqua non sono risorse infinite. Il paese è gravemente colpito dal dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l'agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città sembrano destinate alla definitiva omologazione e globalizzazione del linguaggio e delle soluzioni previste per l'architettura. La finalità dei Programmi Integrati Urbani sarà sia la protezione dell'ambiente naturale che la messa in sicurezza dell'edificato storico e di interesse artistico e la rottamazione dell'edilizia degradata e abbandonata anche di recente costruzione. La città di Ercolano rappresenta il migliore esempio, dal punto di vista di sperimentazione dei programmi europei di riqualificazione e di rigenerazione urbana, essendo stata oggetto degli interventi realizzati del Programma Urban a partire dal 2000 e del Programma PIU Europa a partire dal 2009 con progetti in parte conclusi e in parte in corso d'opera. Nell'ambito della programmazione dei fondi strutturali comunitari, il Programma URBAN è l'iniziativa del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) a favore dello sviluppo sostenibile di città e quartieri in crisi dell'Unione Europea. Ad oggi, sono stati finanziati due Programmi d'Iniziativa Comunitaria URBAN: Urban I (1994-1999), Urban II (2000-2006) e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel rispetto delle procedure, modalità e normative comunitarie e nazionali ha finanziato l'iniziativa Urban Italia (Legge 388/2000 art. 145 comma 86). Nei tre programmi, le problematiche delle aree urbane sono state affrontate con un approccio integrato che prevede la realizzazione di interventi tali da attivare sia la promozione dello sviluppo economico e occupazionale locale sia la crescita e l'integrazione sociale delle fasce più deboli ed emarginate della popolazione residente nell'area di intervento. Le risorse finanziarie disponibili sono concentrate in aree ristrette, ben delimitate e su interventi aventi un carattere innovativo. Lo sforzo e l'impegno devono, però, essere corali e, per ottenere un risultato vantaggioso, è necessario che siano sostenuti da un quadro normativo di riferimento adeguato. Sarà anche compito della filiera delle costruzioni contribuire a innovare sul fronte della progettazione e costruzione di edifici; l'attenzione sul prodotto edilizio deve costituire il punto d'incontro dell'attività d'impresa e deve favorire il rilancio delle costruzioni sia nel mercato pubblico che privato.
2014
9788889972472
Città e siti archeologici: rigenerazione urbana, housing e attrezzature pubbliche a Ercolano / Buondonno, Emma. - 1:(2014), pp. 1-48.
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