Architettura razionale oggi

Ha senso chiedersi cosa è ancora attuale in un’esperienza, un “solo grande progetto” che aveva caratteri rifondativi della disciplina e per questo ambiva e definire alcuni principi piuttosto che ricette formali? Oggi ci interessa riproporre la versione nostalgico-mainerista, apologetica o irridente di quella esperienza o piuttosto risemantizzare e ridiscutere alcuni dei temi di fondo che quella stagione mise al centro della costruzione teorica riguardo l’architettura? Ci interessa parteggiare ancora per le particolari angolazioni e modi linguistici dei suoi caposcuola, spesso in conflitto, o invece ridiscutere le conseguenze di alcune indubbie acquisizioni relative ad un impianto metodologico e operativo con ampi gradi di generalità?