Nell'anno accademico 2009-2010 si è posta l'attenzione sulla questione dei Centri Storici e in particolare sulla Città Stratificata di Ercolano. Gli interventi proposti tendono alla riqualificazione complessiva della città di Ercolano partendo dalle porzioni degradate del centro storico fino ad ottenere una ricomposizione complessiva tra ambiente naturale e ambiente costruito. Il centro storico della città di Ercolano è un tessuto fortemente stratificato ed eterogeneo per la presenza di diverse realtà sociali, urbanistiche ed economiche, che tuttavia formano un unicum inscindibile. Una delle finalità dello studio è la risposta al soddisfacimento del fabbisogno di attrezzature e servizi per i residenti del territorio della città, che ha una superficie territoriale di circa 19 kmq, e sulla quale vive una popolazione di 55.032 abitanti, la città stratificata è circa 2 kmq, in essa vive il 30%. L'oggetto di studio del Laboratorio è stata la Villa Giulio de la Ville di cui si hanno notizie certe dal 1775 poiché presente nelle mappe del Duca di Noja. La villa è tra quelle non collocate sul fronte del Miglio d'Oro; Villa Giulio de la Ville ha accesso da Via Doglie, in adiacenza alla Proprietà Ruggiero, attuale sede della Biblioteca comunale. Per la riqualificazione e la ri-funzionalizzazione di Villa Giulio de la Ville si è pensato di destinarla alla Città dei Bambini e delle Bambine. Questa destinazione nasce dalla duplice esigenza di fornire un tipo di attrezzatura di cui il territorio ercolanese è attualmente sprovvisto, ed allo stesso tempo di far rivivere una delle zone più antiche e prestigiose della città. L'obiettivo è quello di far nascere un polo di attrazione ricreativo ed educativo per i piccoli della Città, per dare ai bambini nuove opportunità di formazione e svago e poter riqualificare una zona altrimenti degradata e destinata ad un abbandono ulteriore. In questo caso specifico l'ottica cambia in maniera consistente dato che il soggetto della nostra progettazione è il bambino. Si deve leggere necessariamente tutto secondo la sua lente e non quella di un uomo adulto. Ed è proprio qui che entra in gioco la progettazione partecipata, ossia una corrispondenza tra il progettista e l'utente di questo spazio, il bambino. Il compito del progettista in questo caso è proprio quello di capire di cosa hanno bisogno i bambini che abitano ad Ercolano. Rendere partecipe la popolazione del progetto e anche gli adulti di domani ossia il bambino, fa in modo che il progetto assuma un'importanza maggiore e anche un significato più pregnante per le persone, che avranno maggior rispetto per ciò che si andrà a costruire; far in modo che nasca in loro un senso di appartenenza verso questo territorio, per poi proteggerlo e salvaguardarlo. All'interno di questa vera e propria piccola città, il bambino è seguito durante la sua crescita, la sua formazione in modo da proiettare tutto questo verso l'esterno ossia nella Città, rendendola di conseguenza migliore, educando persone del domani più consapevoli delle grandi risorse che possiedono. L'obiettivo è quello di offrire dei servizi, affinché gli abitanti trovino soddisfazione e senso di appartenenza al proprio territorio, imparando a rispettare poi il proprio passato, migliorando il presente e ottimizzando il futuro.

La Città dei bambini e delle bambine in Villa Giulio de la Villa a Ercolano / Buondonno, Emma. - 1:(2012), pp. 1-90.

La Città dei bambini e delle bambine in Villa Giulio de la Villa a Ercolano.

BUONDONNO, EMMA
2012

Abstract

Nell'anno accademico 2009-2010 si è posta l'attenzione sulla questione dei Centri Storici e in particolare sulla Città Stratificata di Ercolano. Gli interventi proposti tendono alla riqualificazione complessiva della città di Ercolano partendo dalle porzioni degradate del centro storico fino ad ottenere una ricomposizione complessiva tra ambiente naturale e ambiente costruito. Il centro storico della città di Ercolano è un tessuto fortemente stratificato ed eterogeneo per la presenza di diverse realtà sociali, urbanistiche ed economiche, che tuttavia formano un unicum inscindibile. Una delle finalità dello studio è la risposta al soddisfacimento del fabbisogno di attrezzature e servizi per i residenti del territorio della città, che ha una superficie territoriale di circa 19 kmq, e sulla quale vive una popolazione di 55.032 abitanti, la città stratificata è circa 2 kmq, in essa vive il 30%. L'oggetto di studio del Laboratorio è stata la Villa Giulio de la Ville di cui si hanno notizie certe dal 1775 poiché presente nelle mappe del Duca di Noja. La villa è tra quelle non collocate sul fronte del Miglio d'Oro; Villa Giulio de la Ville ha accesso da Via Doglie, in adiacenza alla Proprietà Ruggiero, attuale sede della Biblioteca comunale. Per la riqualificazione e la ri-funzionalizzazione di Villa Giulio de la Ville si è pensato di destinarla alla Città dei Bambini e delle Bambine. Questa destinazione nasce dalla duplice esigenza di fornire un tipo di attrezzatura di cui il territorio ercolanese è attualmente sprovvisto, ed allo stesso tempo di far rivivere una delle zone più antiche e prestigiose della città. L'obiettivo è quello di far nascere un polo di attrazione ricreativo ed educativo per i piccoli della Città, per dare ai bambini nuove opportunità di formazione e svago e poter riqualificare una zona altrimenti degradata e destinata ad un abbandono ulteriore. In questo caso specifico l'ottica cambia in maniera consistente dato che il soggetto della nostra progettazione è il bambino. Si deve leggere necessariamente tutto secondo la sua lente e non quella di un uomo adulto. Ed è proprio qui che entra in gioco la progettazione partecipata, ossia una corrispondenza tra il progettista e l'utente di questo spazio, il bambino. Il compito del progettista in questo caso è proprio quello di capire di cosa hanno bisogno i bambini che abitano ad Ercolano. Rendere partecipe la popolazione del progetto e anche gli adulti di domani ossia il bambino, fa in modo che il progetto assuma un'importanza maggiore e anche un significato più pregnante per le persone, che avranno maggior rispetto per ciò che si andrà a costruire; far in modo che nasca in loro un senso di appartenenza verso questo territorio, per poi proteggerlo e salvaguardarlo. All'interno di questa vera e propria piccola città, il bambino è seguito durante la sua crescita, la sua formazione in modo da proiettare tutto questo verso l'esterno ossia nella Città, rendendola di conseguenza migliore, educando persone del domani più consapevoli delle grandi risorse che possiedono. L'obiettivo è quello di offrire dei servizi, affinché gli abitanti trovino soddisfazione e senso di appartenenza al proprio territorio, imparando a rispettare poi il proprio passato, migliorando il presente e ottimizzando il futuro.
2012
9788889972335
La Città dei bambini e delle bambine in Villa Giulio de la Villa a Ercolano / Buondonno, Emma. - 1:(2012), pp. 1-90.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/499546
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