Scopo della ricerca, che rientra nel piú ampio obiettivo di giungere all'ottimizzazione dell'efficienza della tecnica del trasferimento embrionale nella manza di razza Piemontese, è stato quello di individuare l'eventuale relazione tra numero di embrioni raccolti e numero e caratteristiche delle strutture ovariche rilevate, mediante indagine ecografica, nel giorno del flushing. Sono stati effettuati 2 cicli di superovulazione (5. e 6.): il 5. ha interessato 3 manze (donatrici P1, P7 e P9) e 6 riceventi; il 6. 2 manze (donatrici P1 e P9) e 6 riceventi. Il protocollo sperimentale seguito prevedeva la somministrazione di 32 Unità di FSHp, cosí ripartite: 10, 12, 6 e 4 Unità rispettivamente nel 1., nel 2., nel 3. e nel 4. giorno della fase di superovulazione. Prima dell'esecuzione del flushing, mediante esplorazione rettale, si è proceduto all'esame clinico delle ovaie delle donatrici per valutare l'entità della risposta al trattamento di superovulazione. Dopo il flushing, è stato effettuato il rilievo ecografico, sia per confermare quanto rilevato con la visita ginecologica, sia per verificare la presenza di altre eventuali strutture. Gli embrioni raccolti, esclusi quelli in fase degenerativa, sono stati classificati in base al metodo internazionale che prevede 3 classi (A, B e C). L'elaborazione matematico-statistica dei dati relativi ai soggetti utilizzati nei 2 cicli di superovulazione ha messo in evidenza che: (a) il numero di embrioni raccolti tenderebbe a variare in funzione del numero di corpi lutei rilevati ecograficamente nel giorno del flushing e che esiste una correlazione positiva fra questi ultimi e il numero di embrioni raccolti (r=0,81); (b) il numero di embrioni raccolti e il numero di corpi lutei rilevati ecograficamente nel giorno del flushing, sulla base dei risultati ottenuti, non sarebbe in relazione: (i) al tasso ematico di progesterone e (ii) al numero di follicoli rilevati nel giorno del flushing. E' stata affrontata altresí la problematica relativa alla notevole variabilità di risposta al trattamento superovulatorio nella Piemontese dovuta, fra l'altro, anche all'adozione di protocolli di superovulazione messi a punto per altri tipi genetici ed è stata sottolineata, pertanto, la necessità di giungere alla definizione di un protocollo specifico per questo tipo genetico, attraverso ripetuti aggiustamenti sulla base dei risultati di volta in volta conseguiti.

Impiego della manza di razza Piemontese per la produzione di embrioni. III. Referto ecografico / Montemurro, N.; Aria, G.; Cappuccio, A.; D'Agostino, N.; Grasso, Fernando; Pacelli, C.; Matassino, D.. - In: PRODUZIONE ANIMALE. - ISSN 0033-0000. - STAMPA. - 5, III serie:(1992), pp. 101-107.

Impiego della manza di razza Piemontese per la produzione di embrioni. III. Referto ecografico

GRASSO, FERNANDO;
1992

Abstract

Scopo della ricerca, che rientra nel piú ampio obiettivo di giungere all'ottimizzazione dell'efficienza della tecnica del trasferimento embrionale nella manza di razza Piemontese, è stato quello di individuare l'eventuale relazione tra numero di embrioni raccolti e numero e caratteristiche delle strutture ovariche rilevate, mediante indagine ecografica, nel giorno del flushing. Sono stati effettuati 2 cicli di superovulazione (5. e 6.): il 5. ha interessato 3 manze (donatrici P1, P7 e P9) e 6 riceventi; il 6. 2 manze (donatrici P1 e P9) e 6 riceventi. Il protocollo sperimentale seguito prevedeva la somministrazione di 32 Unità di FSHp, cosí ripartite: 10, 12, 6 e 4 Unità rispettivamente nel 1., nel 2., nel 3. e nel 4. giorno della fase di superovulazione. Prima dell'esecuzione del flushing, mediante esplorazione rettale, si è proceduto all'esame clinico delle ovaie delle donatrici per valutare l'entità della risposta al trattamento di superovulazione. Dopo il flushing, è stato effettuato il rilievo ecografico, sia per confermare quanto rilevato con la visita ginecologica, sia per verificare la presenza di altre eventuali strutture. Gli embrioni raccolti, esclusi quelli in fase degenerativa, sono stati classificati in base al metodo internazionale che prevede 3 classi (A, B e C). L'elaborazione matematico-statistica dei dati relativi ai soggetti utilizzati nei 2 cicli di superovulazione ha messo in evidenza che: (a) il numero di embrioni raccolti tenderebbe a variare in funzione del numero di corpi lutei rilevati ecograficamente nel giorno del flushing e che esiste una correlazione positiva fra questi ultimi e il numero di embrioni raccolti (r=0,81); (b) il numero di embrioni raccolti e il numero di corpi lutei rilevati ecograficamente nel giorno del flushing, sulla base dei risultati ottenuti, non sarebbe in relazione: (i) al tasso ematico di progesterone e (ii) al numero di follicoli rilevati nel giorno del flushing. E' stata affrontata altresí la problematica relativa alla notevole variabilità di risposta al trattamento superovulatorio nella Piemontese dovuta, fra l'altro, anche all'adozione di protocolli di superovulazione messi a punto per altri tipi genetici ed è stata sottolineata, pertanto, la necessità di giungere alla definizione di un protocollo specifico per questo tipo genetico, attraverso ripetuti aggiustamenti sulla base dei risultati di volta in volta conseguiti.
1992
Impiego della manza di razza Piemontese per la produzione di embrioni. III. Referto ecografico / Montemurro, N.; Aria, G.; Cappuccio, A.; D'Agostino, N.; Grasso, Fernando; Pacelli, C.; Matassino, D.. - In: PRODUZIONE ANIMALE. - ISSN 0033-0000. - STAMPA. - 5, III serie:(1992), pp. 101-107.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/495697
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